Pavia, minacce, insulti razzisti e svastiche al centro che ospita i richiedenti asilo

05/07/2018 di Redazione

Minacce e insulti razzisti, a fianco di svastiche. È il contenuto di vergognosi biglietti che di notte vengono lanciati da sconosciuti nel giardino di Villa Ticinum, la sede dello Sprar di Pavia, la struttura comunale della città lombarda che ospita 48 richiedenti asilo politico. A denunciare il caso, in un’intervista rilasciata oggi al quotidiano La Provincia Pavese, è un’operatrice del centro, Manuela Cibellis, da 15 anni impegnata a lavorare per le Cooperative Villa Ticinum e L’Alternativa, dove segue altri 30 migranti. Manuela, che ha trascorso una vita al fianco di stranieri provenienti da Mali, Ghana, Senegal e Nigeria, dice di non poterne più del clima di intimidazione che si sta diffondendo anche nella sua zona.

Pavia, biglietti con minacce, insulti razzisti e svastiche al centro che ospita richiedenti asilo

«Ogni mattina, da mesi, invece dei fiori nel giardino troviamo biglietti pieni di odio contro i nostri ragazzi – ha spiegato – con disegnata una svastica. L’ho segnalato in Questura, mi hanno detto di stare tranquilla. Ma io tranquilla non lo sono per nulla». Manuela, nell’intervista alla Provincia Pavese (di Daniela Scherrer) segnala anche comportamenti razzisti anche sul fronte dell’inserimento lavorativo e abitativo degli stranieri:

«Nessuno vuole più affittare appartamenti ai nostri giovani, né privati né agenzie anche se hanno regolare permesso, referenze e un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Addirittura la nostra Cooperativa si è offerta come garante per il pagamento, qualsiasi problema intercorresse tra proprietario e affittuari. Effetto Salvini? Io penso che tante persone siano sempre state razziste, ma se in passato c’era la vergogna di ammetterlo, ora è diventato un vanto. In tutto questo un ruolo l’attuale Governo ce l’ha, è quasi come se avesse sdoganato un modo di pensare».

(Foto di copertina immigrati da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

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