L’incredibile storia di Armando Panariti, che fece il militare in Italia ma fu cacciato perché albanese

04/07/2018 di Redazione

Ha fatto il militare per l’Italia, ma lui, straniero, non si vede riconosciuta la cittadinanza italiana. Questa è la storia di Armando Panariti, oggi 40enne, arrivato quando aveva 14 anni in gommone sulle coste pugliesi. Ed è proprio a Taranto che il ragazzo si stabilizzò con la usa famiglia.

A 18 anni, nonostante fosse albanese, fu chiamato dall’Aeronautica a svolgere il servizio di leva. Armando aderì salvo poi venire allontanato dall’Arma perché la sua convocazione fu ritenuta un errore. Da quel giorno in poi lotta per avere una cittadinanza nel nostro paese. L’uomo ora vive a Tirana e tramite i suoi legali, ha scritto a Prefetture, organi militari e diplomatici e al presidente della Repubblica. Adesso, davanti alle numerose porte chiuse in faccia, farà ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

La sua storia la racconta l’Ansa.

Quando fu convocato, nel 1994, il ragazzo provò a spiegare più volte che era di nazionalità straniera.
Fu in servizio a Taranto, nella caserma SARAM (Scuola Addestramento Reclute Aeronautica Militare) e infine a San Giorgio Ionico, dove ha svolto servizio di guardia. Voleva continuare ma gli fu impedito perché, appunto, albanese. Quindi, pochi mesi dopo la conclusione della leva, gli fu notificato un foglio di via. Lasciò l’Italia perché, non avendo un lavoro, non poteva avere un permesso di soggiorno.

(Foto di repertorio MARIO DE RENZIS / ANSA / KLD)

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