Beppe Grillo se la prende con Sandro Piccinini: «Perché dobbiamo vedere le partite con questi due?» | VIDEO

Beppe Grillo non ama nemmeno le telecronache delle partite di calcio. In modo particolare, a quanto pare, non sopporta le voci dei telecronisti nel corso dei match di Russia 2018. Ieri, il comico genovese e fondatore del Movimento 5 Stelle ha assistito in tv al match Belgio-Giappone, terminato con il punteggio di 3-2, che ha avuto in cabina di commento lo storico giornalista sportivo Sandro Piccinini e Antonio Di Gennaro. Il match è andato in onda a partire dalle 20 su Canale 5.

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Grillo contro Piccinini, il video durante la telecronaca di Belgio-Giappone

Beppe Grillo, a quanto pare, sogna di vedere le partite senza commento, ascoltando soltanto i suoni dello stadio, il tifo, le urla, gli effetti del campo (una funzione di cui, tra l’altro, è possibile usufruire in streaming, nei vari canali Mediaset dedicati).

«Perché, dico io – si chiede Beppe Grillo – dobbiamo vedere delle partite del mondiale con due che ci parlano sopra e che dicono cose che io posso vedere? Fatemi sentire l’audio, fatemi sentire le parole che dicono in campo, di quelli sugli spalti, in panchina. Io invece sento solo questi due, uno dopo l’altro, che dicono che quello giocava nel Chelsea: basta! Mandateli in sciopero e fateci guardare una meravigliosa partita senza di voi».

Grillo contro Piccinini, il video

Una filippica di Grillo contro i telecronisti in generale, insomma. Ma che – nel contesto del match in questione – si colora dell’elemento curioso di essersi rivolta contro la telecronaca di Sandro Piccinini, uno dei giornalisti che ha fatto la storia dei commenti live delle partite di calcio. Famose sono le espressioni e formule fisse che accompagnano le sue telecronaca («Sciabolata morbida», «’ccezionale», «Proprio lui!») che vengono molto amate dagli appassionati di sport: Piccinini, infatti, dà molta profondità al suo racconto dei match e arricchisce il prodotto. Non a caso è uno dei telecronisti più corteggiati.

A Beppe Grillo, però, non è piaciuto. Nel nuovo corso della sua comunicazione sui social network, il fondatore del Movimento 5 Stelle sembra preoccuparsi anche di questi aspetti della società moderna.

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