La vera storia di Macron che usa la ruspa contro i migranti | VIDEO

26/06/2018 di Redazione

A Giorgia Meloni proprio non è andato giù l’incontro che Emmanuel Macron ha avuto con il Papa questa mattina a Roma, seguito da una visita alla comunità di Sant’Egidio sul tema dell’accoglienza dei migranti. Per questo motivo, quasi per ripicca, ha voluto pubblicare un video in cui voleva sottolineare la mancanza d’umanità del presidente francese, postando sui suoi canali social le immagini di uno sgombro avvenuto nell’accampamento dei migranti du Millénaire, sulla riva della Senna.

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Ruspa Macron, il tweet provocatorio di Giorgia Meloni

«Ecco l’umanissimo Macron che ha utilizzato la ruspa – ha detto Meloni nel video -: purtroppo queste immagini non riguardano il governo italiano, ma le misure messe in campo dal presidente francese che viene qui da noi da Sant’Egidio a farci le lezioni. Gliele ha fatte vedere a Sant’Egidio queste immagini? Macron, zitto!».

Ruspa Macron, la vera storia di quello che è successo sulla Senna

Ovviamente, le immagini mostrano sì un mezzo in azione in un campo profughi improvvisato sulla riva della Senna. Ma non si tratta di un’azione estemporanea e crudele. Il video, infatti, fa riferimento al grande campo profughi du Millénaire, in cui si erano raccolti più di 1000 migranti, in una situazione di completa emergenza abitativa.

Le condizioni igienico sanitarie erano al limite della sopravvivenza, le tende erano accalcate una sull’altra, erano stati installati pochissimi bagni chimici e non c’era la possibilità per le persone di farsi una doccia. La situazione è stata più volte denunciata anche dalle organizzazioni umanitarie e dagli stessi migranti che avevano fatto ripetuti appelli al governo perché era impossibile vivere in quelle condizioni.

Ruspa Macron, la soluzione per i migranti

Le immagini mostrate da Giorgia Meloni sono state girate in un secondo momento, quando cioè il governo aveva preso un provvedimento nei confronti degli oltre mille migranti presenti al campo du Millénaire. Il 30 maggio scorso, infatti, il ministro dell’Interno Gérard Collomb aveva comunicato che tutte le persone che occupavano le tende del campo profughi sarebbero state trasferite temporaneamente in circa 20 siti di accoglienza situati a Parigi e nella regione di Parigi. Le persone sono state identificate e si è proceduto alla compilazione dei documenti per le richieste d’asilo degli aventi diritto.

Insomma, lo sgombero con la «ruspa» è avvenuto soltanto in un secondo momento, quando il campo ovviamente era deserto e dopo che il governo si era preso carico della ricollocazione provvisoria dei migranti, al fine di bonificare l’area. Non si capisce, quindi, quale sia la presunta «azione inumana» di Macron, dal momento che quei migranti sono stati tirati fuori da una situazione di oggettiva difficoltà sociale. Ma in questi tempi difficili, ci si aggrappa a qualsiasi cosa pur di fare la corsa a chi è più populista.

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