La bufala sul numero dei rifugiati scritta da Giuseppe Conte nel rapporto presentato a Bruxelles

Pare che per scrivere la proposta italiana a Bruxelles nel vertice ristretto con gli altri Paesi dell’UE, Giuseppe Conte abbia lavorato da solo a Palazzo Chigi per tutta la giornata di sabato, mandando a casa i dipendenti per risparmiare sugli straordinari. Qualcosa, tuttavia, deve essergli sfuggito di mano. Come ha notato nella giornata di ieri il giornalista dell’Economist Tom Nuttall, c’è un dato contenuto nella relazione di Conte che fa a pugni con i numeri diffusi dall’Unhcr, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati.

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Bufala Conte su rifugiati, i dati dell’Unhcr e il tweet del giornalista dell’Economist

Secondo il presidente del Consiglio italiano, infatti, la percentuale di rifugiati presente in Italia rispetto all’arrivo di migranti sul nostro territorio è del 7%. Dunque, Giuseppe Conte farebbe intendere che il restante 93% delle persone che sbarcano nel nostro Paese sarebbero migranti economici. Errore da matita blu, secondo Nuttall, che su Twitter mette un link agli ultimi dati disponibili dell’Unhcr:

Il portale dell’Unhcr mostra che in Europa sono arrivati – solo dal gennaio 2018 – quasi 45mila migranti in Europa: di questi 16mila solo in Italia. Tuttavia, se si analizzano i Paesi di provenienza – per la maggior parte che rispondono ai requisiti di Stato che va automaticamente a determinare lo status di rifugiato politico (Paesi in guerra, come la Siria ad esempio). Dal momento che la maggior parte degli arrivi proviene da questi Paesi, sembra davvero difficile che i rifugiati in Italia possano rappresentare soltanto il 7%.

Bufala Conte su rifugiati, un problema di percezione

A questi, inoltre, andrebbero aggiunte anche le percentuali dei migranti che, una volta arrivati in Italia, beneficiano della protezione sussidiaria. Un altro numero decisamente importante che si sottrae a quello totale dei migranti economici. In ogni caso, il numero di rifugiati in Italia – secondo una stima molto recente – non raggiungerebbe nemmeno il 2 per mille rispetto all’intera popolazione del nostro Paese.

Insomma, il vertice di Bruxelles – che per molti non è stato positivo per l’Italia – sembra essere partito da premesse sbagliate proprio a livello di percezione del fenomeno migratorio (un problema che contraddistingue la nostra linea governativa e l’opinione pubblica nel nostro territorio).

FOTO: ANSA/CHIGI PALACE PRESS OFFICE

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