L’Aquarius è attraccata nel porto di Valencia

Domenica 17 giugno sono sbarcati a Valencia i  migranti della nave Aquarius dell’Ong Sos Mediterranée. La prima imbarcazione ad arrivare nella città spagnola è stata la Dattilo della Guardia costiera italiana. La stessa Aquarius è entrata nel porto con altre 106 persone, l’ultima nave ad attraccare è stata quella della marina militare italiana.

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Verso le 13 si sono concluse le operazioni di sbarco di tutte le 629 persone salvate nel Mediterraneo ormai quasi dieci giorni fa.

Aquarius, migranti in mare da nove giorni

Vogliamo raggiungere terra, vogliamo solo una casa per riposarci – ha dichiarato Sidonie Nsiako, operatrice di Intersos presente a bordo della Dattilo – Abbiamo dovuto fare di tutto per spiegare loro di non mollare. Abbiamo detto loro più volte che il viaggio era lungo, ma alla fine ce l’avrebbero fatta e stamattina, quando hanno visto la città, hanno cantato e ballato. Ringraziavano dio per essere finalmente arrivati“.

In un tweet di Medici Senza Frontiere, l’Ong ha dichiarato che non cesserà le sue operazioni di salvataggio: “Fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilità #Aquarius sarà obbligata a continuare a condurre operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo“.

Il ministro degli Esteri Moavero Milanesi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: “La questione dei migranti è la più calda in Europa. È sempre più sentita dall’opinione pubblica e su di essa l’Unione Europea è rimasta latitante per troppi anni. Attraverso continui rinvii, discussioni e dichiarazioni, non ha mai affrontato davvero questo evento epocale. L’Ue ha procedure e regole inadatte, perché concepite prima che il fenomeno migratorio diventasse così acuto. Bisognaagire quanto più possibile nei Paesi d’origine e di transito, nel rispetto dei diritti umani e per contrastare questo orribile traffico di persone. Significa, per i richiedenti asilo, poter fare tutte le verifiche prima che si mettano in viaggio“.

(Foto credits: Twitter)

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