Stadio della Roma: indagato Prosperetti, il sovrintendente che mise il vincolo sulle tribune dell’Ippodromo

14/06/2018 di Redazione

Anche il sovrintendente dei Beni Culturali Francesco Prosperetti risulta indagato nella vicenda relativa allo Stadio della Roma che, nel corso della giornata di ieri, ha visto nove ordinanze di custodia cautelare, tra cui quella per il numero uno di Acea Luca Lanzalone e l’imprenditore Luca Parnasi. Quello di Prosperetti è stato un ruolo cruciale all’interno della vicenda dello stadio di Tor di Valle: in qualità di soprintendente, infatti, pose un vincolo sulla tribuna dell’ippodromo nei pressi del quale doveva sorgere lo stadio. Il vincolo, successivamente, fu rimosso.

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Francesco Prosperetti, la vicenda del vincolo sull’Ippodromo

Secondo la Procura l’ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, «avvicinò il Sovrintendente Francesco Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo». Per questa sua prestazione, sempre secondo i magistrati, Santini ottenne una cifra superiore ai 50mila euro. La storia di questo vincolo della Soprintendenza dei Beni Culturali era stato indicato come l’ostacolo principale per la realizzazione dello stadio della Roma.

Questo aspetto aveva fatto discutere: l’ippodromo – inaugurato nel 1959 – era stato progettato dall’architetto Julio Lafuente e rappresentava un importante esempio di architettura moderna italiana. La tribuna poteva ospitare circa 50.000 persone, con un affaccio su uno dei più grandi ippodromi d’Europa. Tuttavia, lo stato in cui era tenuto l’impianto sportivo era davvero pietoso: l’ippodromo, infatti, era stato chiuso nel 2013 e versava in uno stato di totale abbandono.

Francesco Prosperetti, la rimozione del vincolo

Il vincolo, dunque, sembrava totalmente inappropriato perché costituiva una presa di coscienza a posteriori dell’importanza architettonica dell’impianto. Esattamente un anno fa, il 14 giugno 2017, il vincolo stesso fu rimosso e lo stesso soprintendente parlò di quella operazione come di una «sciagura». Qualche settimana prima, secondo la procura, ci fu «un incontro tra il Sovrintendente e il gruppo Parnasi il 19 maggio del 2017»

Ora, suo malgrado, il nome di Prosperetti è andato a finire nelle carte dell’inchiesta sullo Stadio della Roma.

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