Il lungo, lunghissimo, silenzio del M5S sul limite al contante

13/06/2018 di Redazione

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle ci hanno abituato ad un utilizzo intensivo dei social network. Sia per rilanciare i messaggi della campagna elettorale sia per informare i propri sostenitori sull’attività di governo o di opposizione. Più in generale ci hanno abituato a pronti e roboanti comunicati per rispondere alle affermazioni degli avversari o per promuovere le proprie proposte, spesso presentate come salvifiche a fronte di disastri pregressi. Sorprende quindi, si nota subito, quando la replica o l’attacco del M5S non arriva celermente. È il caso dell’abolizione del limite al contante, una misura che i pentastellati in passato hanno chiaramente condannato, dicendo di considerarla un incentivo all’evasione fiscale, e che oggi viene proposta dai compagni di governo della Lega.

Salvini: «Nessun limite alla spesa per denaro contante»

«Per me non ci dovrebbe essere nessun limite alla spesa per denaro contante: ognuno è libero di pagare come vuole e quanto vuole», ha affermato stamattina il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini all’assemblea di Confesercenti. La sua posizione, al di là di ogni giudizio di merito, mette oggi in evidenza un lungo, lunghissimo, inconsueto, silenzio di tutti i vertici, ministri e non, del Movimento 5 Stelle. Nemmeno una reazione, una nota, un tweet, un messaggino di stato su Facebook per correggere o prendere le distanze dal segretario leghista. Nulla di nulla. Salvini attacca e i grillini si accodano. L’opposizione se ne accorge e incalza.

Il silenzio del Movimento 5 Stelle

Il silenzio del M5S non è passato inosservato al deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi, che sui social network sottolinea: «Quando il governo Renzi innalzò il limite di utilizzo del contante da mille a tremila euro ci fu una pesante e infondata campagna sostenuta da M5S per dire che il governo favoriva evasori e criminalità. In tv il giudice Davigo e il direttore del Fatto Marco Travaglio parlavano di scelta senza senso e di aiuto all’evasione fiscale. Ora che Salvini vuole eliminare qualsiasi tetto ai contanti, mentre mafia e camorra festeggiano sul serio, cosa dicono tutti quelli che tre anni fa accusavano Renzi per un semplice aumento di soli 2mila euro?».

Martina: «Un passo indietro sarebbe clamoroso»

Sulle parole di Salvini è intervenuto anche il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina, parlando di «passi indietro». «C’è sempre stata una ragione – ha dichiarato a margine dell’assemblea di Confesercenti – quando si è discusso di porre dei tetti all’uso del contante, soprattutto per combattere un pezzo importante dell’evasione. Credo che l’Italia farebbe un errore clamoroso a fare dei passi indietro su questi fronti».

Travaglio nel 2015: «Cercano i voti degli evasori»

Anzaldi ha anche pubblicato il video della puntata di ‘Otto e mezzo’ del 5 novembre 2015 con ospiti il magistrato Piercamillo Davigo e il direttore del Fatto Quotidiano Travaglio, dedicata proprio all’aumento del limite del contante a 3mila euro stabilito dal governo Renzi. «Non ne capisco francamente le ragioni. In un Paese in cui – ragionava Davigo in studio da Lilli Gruber – da 20 anni si va favoleggiando di un problema di sicurezza, perché incentivare gli usurpatori? Perché uno dovrebbe andare in giro con tanti contanti così?». E Travaglio: «Il bello è che non l’ha capito nemmeno il ministro dell’Economia, che ieri in Parlamento non è riuscito a giustificare questa misura. A domanda non riescono a rispondere nemmeno coloro che l’hanno adottata. Perché dovrebbero dire la verità e cioè che più si avvicinano le elezioni più c’è bisogno dei voti di tutti. Gli evasori sono secondo l’Agenzia delle Entrate, tra piccoli e grandi, di necessità o di vizio, circa dieci milioni di persone. E il voto di 10 milioni di persone interessa molto».

 

 

Il M5S diceva: «Limitare il contante è la via maestra per combattere mafie e riciclaggio»

Era la stessa posizione che in quelle settimane esprimevano i parlamentari M5S membri della Commissione Antimafia: «Limitare il contante, incentivare l’uso della moneta elettronica è la via maestra per combattere le mafie, il riciclaggio di denaro e creare una’economia sana. Ovviamente non è ciò che desidera Renzi e il Pd che non vedevano l’ora di far circolare contante in abbondanza. Sappiamo bene che il contante si tramuta in mazzette, in lavoro nero, e ci domandiamo chi va in giro con tremila euro in tasca, quando oltre 10 milioni di italiani vivono in gravi difficoltà economiche». Bella domanda.

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA/ E TTORE FERRARI)

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