Un attacco hacker ha colpito diversi Comuni e aziende italiane

Più di trenta Comuni italiani e diverse aziende nostrane tra cui dieci banche sono stati colpiti da un attacco hacker, il cosiddetto virus Dmosk.

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Attacco hacker, i rischi per gli utenti

A riportare la notizia è stata l’edizione cartacea di Repubblica:

Si presenta sotto forma di mail contenente un link. Una volta cliccato, viene scaricato sul pc della vittima un file compresso che si apre in automatico e libera il virus. Il malware, della famiglia di Ursnif, è in grado di raccogliere informazioni e parole chiave. Di fatto può rubare l’identità digitale e continuare a spiare l’attività della vittima. Stando a chi lo ha scoperto, l’azienda specializzata in cybersicurezza Yoroi di Bologna, in tanti sono cascati nel tranello e hanno aperto quel link. Questo non significa che ci sia stato in automatico un furto di dati, è solo la testimonianza di una leggerezza che ha messo a rischio informazioni di cittadini e clienti se i sistemi di sicurezza non sono intervenuti.

La Russia, come spesso accade in questi casi, è la principale indiziata anche se sembra una sorta di espediente. Nel frattempo la minaccia al momento è rientrata.

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