Perché Federica Angeli non presenterà “A mano disarmata” a Ostia

Oggi la giornalista Federica Angeli, che da anni vive sotto scorta, ha annullato la presentazione del suo libro “A mano disarmata” a Ostia. Spiega perché con un post pubblicato su Repubblica:

Ho sempre pensato che dietro l’adulazione ci fosse una sorta di indolenza. E che definirmi eroe fosse un modo per lavarsi la coscienza e deresponsabilizzarsi. Per questo, in questi oltre 1.700 giorni di vita sotto scorta, ho sempre cercato di raccontare la normalità della mia scelta. La dignità di dire no a quelle regole barbare della violenza prima ancora del coraggio.

In cambio ho avuto vuoti slogan, è evidente. “Forza vai così. Non mollare”, “Vai Fede, siamo tutti con te” urlano sui social. Eppure ieri, nell’aula bunker di Rebibbia, alla prima udienza per mafia contro il clan Spada mi sono voltata e non c’era nessuno di Ostia. Né cittadini, né associazioni. Nessuno di quelli che in questi anni, indignati per l’etichetta di mafioso appiccicata a un quartiere, si è costituito parte civile per riscuotere il danno e la beffa di aver visto ridotto il mare di Roma a un covo di business della malavita.

Il momento di rialzare la testa era questo. Lo Stato è finalmente arrivato a Ostia, ma i suoi cittadini gli hanno voltato le spalle. Ora non hanno più alibi. Ed è per questo che ho annullato la presentazione del mio libro “A mano disarmata” a Ostia. Sono stanca di applausi e di “Sei tutti noi”. No. Non sono quel noi. C’è un momento in cui paura, indolenza, pigrizia, opportunismo vanno superati se si vuole davvero cambiare. Il momento era questo.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

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