Il Nyt: Facebook ha condiviso i dati degli utenti con 60 produttori di smartphone, come Apple e Samsung

Nuova accusa per Facebook. Il più noto e diffuso dei social network, già colpito dallo scandalo Cambridge Analytica, la società che ha rubato dati personali di milioni di utenti, finisce ora nel mirino per un’altra presunta violazione della privacy. A scriverlo è il New York Times. Secondo il prestigioso quotidiano americano la piattaforma negli anni avrebbe stipulato accordi con almeno 60 produttori di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, consentendo loro di accedere ai dati personali di migliaia di utenti e dei loro ‘amici’ senza un esplicito consenso. Tra i gruppi con cui il colosso fondato da Mark Zuckerberg negli ultimi dieci anni avrebbe siglato intese ci sarebbero Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung.

L’ultima accusa a Facebook: condividere dati con 60 produttori di dispositivi

Stando a quanto scrive il Nty la maggior parte degli accordi sulla condivisione dei dati personali siglati da Menlo Park sono ancora in vigore e hanno permesso al social network di estendere enormemente il suo raggio d’azione, lasciando i produttori di dispositivi mobili liberi di offrire e diffondere ai propri utenti alcuni dei servizi più popolari che caratterizzano il colosso dei social media. In cambio Facebook ha permesso a gruppi come Apple e Samsung di accedere alle informazioni personali dei propri utenti e dei loro ‘amici’ sulla piattaforma, anche nei casi in cui questi ultimi erano convinti di aver negato ogni condivisione dei dati personali. Dopo la vicenda di Cambridge Analytica i vertici di Facebook hanno sempre parlato di una stretta sulla raccolta di dati personali a partire dal 2015, ma avrebbero omesso di svelare alcune eccezioni. Tra queste proprio quella riguardante l’esenzioni per i produttori di smartphone, tablet ed altri dispositivi hardware.

(Foto di copertina Dpa da archivio Ansa. Credit:: Oliver Berg / dpa)

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