«La risoluzione del contratto è illegittima», Mediapro dichiara “guerra” alla Lega

01/06/2018 di Redazione

La decisione di risolvere il contratto con Mediapro presa dalla Lega di A è illegittima e deve essere revocata entro 3 giorni“.

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Con queste, durissime parole il gruppo audiovisivo spagnolo ha risposto A Lega e a Infront, contestando la decisione dell’Assemblea di quattro giorni fa.

Nel testo recapitato in via Rossellini, Mediapro contesta “la malafede” della Lega.

Nel momento in cui non dovesse essere riconosciuta la risoluzione della revoca del contratto, il gruppo iberico si tutelerà in via civile e penale.

Sky Italia aveva fatto ricorso sull’assegnazione dei diritti tv, come aveva fatto sapere attraverso una nota risalente al 16 aprile scorso:

Il bando di Mediapro per l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato di calcio della Serie A solleva così tante perplessità da rendere necessario verificarne la legalità prima di presentare importanti offerte. Sky intende continuare a garantire agli abbonati un prodotto di qualità, nella piena libertà e autonomia giornalistica e editoriale in un sistema non discriminatorio e di libera concorrenza fra gli operatori. Sky investe da molti anni in Italia nel calcio e nella Serie A, raggiungendo milioni di case, di famiglie, di appassionati, con la grande soddisfazione di tutti gli abbonati, delle squadre di calcio, in un sistema competitivo e osservando sempre le regole e le leggi italiane. Sky Italia in questi anni ha creato migliaia di posti di lavoro, ha prodotto sistemi editoriali innovativi, emozioni giornalistiche e sportive uniche, migliorando e ampliando continuamente la sua offerta, nella convenienza di tutti e generando un impatto gigantesco nell’intero Paese sia dal punto di vista produttivo, fiscale e lavorativo che del divertimento degli sportivi italiani e delle loro famiglie

Il gruppo spagnolo ha ora pochi giorni per presentare la fideiussione da 1,2 miliardi di euro con cui aveva vinto il bando. La partita, ora, si fa più aperta che mai.

(Foto credits: Ansa)

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