Travaglio definisce una colossale fake news l’articolo del New York Times sul curriculum di Conte

Marco Travaglio ha chiesto le scuse al New York Times e al suo corrispondente dall’Italia, l’ottimo giornalista Jason Horowitz, per aver definito una colossale fake news sul curriculum vitae del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.

Travaglio chiede al New York Time di scusarsi per la fake news sul curriculum di Conte

Il passaggio, piutto surreale, è contenuto nell’editoriale del Fatto Quotidiano di oggi, intitolato “Hanno la faccia come il curriculum”. Travaglio invita il professor Conte a chiarire i dubbi che ancora rimangono sul CV, tra l’altro omettendo alcuni aspetti, come la scuola di tedesco frequentata a Vienna, l’Internationales Kulturinstitut, che già hanno chiarito la descrizione per nulla fedele degli studi di perfezionamento giuridico citati.  In merito al New York Times, che aveva riportato una dichiarazione della New York University sull’assenza del nome di Conte nei suoi registri come docente o studente dei suoi corsi, il direttore del Fatto scrive: «Cos’ha scritto Conte? Di aver “perfezionato e aggiornato” i suoi studi alla New York University e in altri atenei. Il corrispondente del già autorevole New York Times credeva di averlo preso in castagna, riportando la smentita – che non smentisce – della NYU di avere il suo nome nei registri: ora questo cacciatore di fake news targate M5S-Lega-Putin dovrebbe scusarsi per aver una colossale fake news contro il nuovo premier italiano. Alcuni colleghi hanno già spiegato a questi somari cosa sono i corsi di aggiornamento e perfezionamento dei cattedratici all’estero».

 

Travaglio
Daniela Parra Saiani/Pacific Press via ZUMA Wire)

 

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La descrizione di Travaglio però non è accurata, e fa piuttosto sorridere la definizione di “colossale fake news” affibiata per una notizia certa, ovvero il fatto che Giuseppe Conte non abbia mai frequentato la NYU come studente o professore esterno. Quella che Travaglio definisce spiegazione ai somari è una semplice opinione di pochi docenti, visto che la maggior parte degli accademici ritiene scorretto inserire nei propri CV periodi di studio personali, senza alcun incarico affidato da istituzioni universitarie o educative. Giuseppe Conte ha evidentemente abbellito il proprio curriculum vitae, definendo perfezionamento di studi giuridici esperienze che normalmente non sono inserite in un CV, quantomeno non in quel modo. Come mostra la frequentazione di un corso di tedesco all’Internationales Kulturinstitut definito come perfezionamento di uno studio giuridico.

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