Su MpS si consuma il primo vero scontro M5S-Lega

Non ci sono buone notizie all’orizzonte per il neonato contratto di governo M5S-Lega. Gli attori principali dell’intesa, infatti, danno qualche segnale di cedimento. E diventa il Monte dei Paschi di Siena il primo, vero terreno di scontro tra le due forze politiche che ambiscono a guidare il prossimo esecutivo nel nostro Paese.

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Il litigio M5S-Lega sul crollo di MPS in borsa

Ieri, le parole dell’economista della Lega Claudio Borghi («Monte dei Paschi dovrebbe rimanere pubblica e c’è bisogno di un cambio nella governance della banca») avevano fatto crollare il titolo in borsa. Monte dei Paschi di Siena, addirittura, era stata sospesa a un certo punto della seduta, salvo poi riprendere per chiudere con un terrificante -9%.

L’incertezza dei mercati, evidentemente, ha fatto storcere il naso a molti esponenti del Movimento 5 Stelle. Il più esplicito di tutti è stato senz’altro Stefano Buffagni che, qualche ora fa, sui propri account social ha espresso una posizione critica nei confronti di Claudio Borghi, senza tuttavia nominarlo direttamente.

Il post di Stefano Buffagni (M5S) su MPS mette nel mirino Borghi (Lega)

«Giocare sulla pelle di MPS (Monte dei Paschi di Siena) con i soldi dei cittadini non è quello che deve fare chi si appresta a guidare un paese – ha scritto il parlamentare del Movimento 5 Stelle su Facebook – Le responsabilità dei disastri del passato a marchio PD sono chiare a tutti; i responsabili dovranno sicuramente pagare. Ora però bisogna lavorare per risolvere i problemi limitando al minimo le perdite della collettività che sono e saranno ingenti».

Buffagni, al netto delle responsabilità dei precedenti governi nella gestione della governance della banca, ha chiesto ai suoi alleati di governo di rimboccarsi le maniche per andare nella medesima direzione, una direzione che salvaguardi principalmente i risparmiatori. Il riferimento alle parole di Borghi sembra essere piuttosto evidente.

In ogni caso, il post di Buffagni si chiude con uno slogan e con un rilancio sulla bontà delle idee del Movimento 5 Stelle: «Non tollero neppure di poter permettere a certi boriosi di darci degli incompetenti – conclude Buffagni -. Ne va dell’interesse del nostro paese e della nostra credibilità internazionale. Noi ce la metteremo tutta, perché sono in gioco i risparmi degli italiani, di tutti!».

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