Miss Alpina bagnata e le polemiche in rete

«Vota la tua alpina preferita bagnandola con una birra». Recita così un volantino distribuito durante la Adunata degli alpini. Sopra l’invito al concorso di bellezza “Miss Alpina bagnata“. Il tenore della gara non è certo da premio Nobel, si intende. Quello che però fa riflettere è la lunga denuncia di “Non una di meno – Trento” che segnala diverse molestie subite da alcune ragazze durante l’Adunata.

In questi giorni viviamo una Trento mai vista: centinaia di migliaia di persone sono arrivate da tutta Italia per partecipare alla 91esima adunata degli alpini. Ma come spesso accade, quello che gli uomini chiamano festa si traduce in motivo d’ansia per le donne, con il moltiplicarsi di molestie e approcci non graditi. Una libertà di azione che molti uomini mettono in atto ogni volta che viene meno un controllo sociale diffuso. Questa adunata non ne è esente e siamo già state tristemente oggetto e testimoni di manifestazioni di sessismo, machismo e maschilismo: sguardi viscidi, complimenti non richiesti, fischi, palpeggiamenti e gruppi di uomini che ci accerchiano e ci impediscono di passare sono solo alcune delle cose che stiamo subendo. A queste si aggiunge la serata dedicata a “Miss Alpina bagnata” in cui si invita a “bagnare con la birra la tua alpina preferita”. Al di là dell’oggettificazione della donna, dettaglio non certo trascurabile, non capiamo come si possa non considerare umiliante (facendolo anzi passare per apprezzamento) il gesto di lanciare addosso a qualcuno della birra. Il problema è che in un clima di festa, con alcool che scorre a fiumi e musica ovunque queste continue microaggressioni passano inosservate. Non vogliamo più stare zitte, non vogliamo “stare al gioco” e fingere di divertirci, e non vogliamo essere noi a pagare il prezzo del divertimento maschile, in una città come Trento, che da sempre usa il concetto di “decoro urbano” per attaccare student* e migranti accusandoli di essere fonte di degrado salvo poi tollerare che lo stesso venga realmente prodotto in una situazione istituzionalizzata. Non vogliamo essere oggetto del divertimento molesto degli uomini che loro si ostinano a chiamare goliardia. Non vogliamo, come alcune di noi hanno fatto, dovercene andare altrove per evitare situazioni spiacevoli. Sosteniamo e promuoviamo forme di maschilità non prevaricatrici e feste in cui tutte le persone possano divertirsi senza che qualcuna debba farne le spese.

Non una di meno Trento

LEGGI ANCHE > «ABORTO PRIMA CAUSA DI FEMMINICIDIO», IL MANIFESTO SHOCK A ROMA

«Io mi chiedo peró questa festa nazionale fino a che punto deve degenerare. Non sono un bacchettone ma considerato che si tratta pure di un corpo dell’esercito… Va bene lasciarsi andare ma ridurre questa celebrazione a una baracconata mi sembra veramente una cosa inaccettabile», commenta un utente. «Quindi …ma le miss che partecipano sono state obbligate con la forza ???😂😉😉adesso sentire che gl alpini sono molestatori mi sembra troppo», aggiunge invece una ragazza.  «Io sono stata strattonata da un vecchio alpino ubriaco- spiega – che mi voleva trascinare dentro la sua tenda. L’amica che era con me mi è venuta in soccorso e ce ne siamo andate». C’è chi si divide fra la ferma condanna per una festa troppo oltre e chi invece difende lo spirito, definendolo goliardico, degli alpini.

Share this article