Carlo Calenda è già pronto a lasciare il Partito Democratico

Abbiamo già riportato i mal di pancia degli elettori di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico per la probabile intesa di governo, dopo le consultazioni di ieri dei due partiti a Montecitorio, dal presidente della Camera Roberto Fico. Ma le bordate sull’accordo arrivano anche dai big. In modo particolare, da quelli dem. Carlo Calenda lascia Pd se l’intesa dovesse andare in porto. Una militanza che, in quel caso, sarebbe davvero brevissima.

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Carlo Calenda lascia Pd in caso di alleanza con il Movimento 5 Stelle

Il ministro dello Sviluppo Economico si era iscritto al Partito Democratico pochi giorni dopo l’umiliante sconfitta dem del 4 marzo. Il suo tesseramento era stato salutato da molti come una ventata di novità, tanto che il ministro – in un primo momento – aveva anche pensato di candidarsi alle primarie per l’elezione del segretario.

Tuttavia, qualche giorno dopo c’è stato il ripensamento: poco serio – secondo Calenda – per un neo iscritto partecipare già alla corsa per la direzione. Se, del resto, l’accordo con il Movimento 5 Stelle (a cui l’attuale segretario reggente Maurizio Martina ha aperto nella giornata di ieri) dovesse concretizzarsi, allora il ripensamento potrebbe essere molto più radicale.

Il tweet di Calenda e la conferma della sua intenzione di lasciare il Pd

Calenda lo ha scritto sui suoi canali social, dove è molto attivo: un utente, questa mattina, gli ha chiesto «Anche lei aveva promesso di dimettersi da nuovo iscritto in caso di trattativa con i 5 Stelle. O mi sbaglio?». Immediata e senza esitazioni la risposta di Calenda: «In caso di alleanza. E lo confermo».

Insomma, le premesse perché scoppi un caso-Calenda proprio il giorno dell’anniversario della liberazione d’Italia ci sono tutte. Il ministro per lo Sviluppo economico era stato molto critico con la precedente gestione del partito. Certo, non avrà problemi ad abbandonarlo se la rotta da seguire sarà quella che porterà i democratici a un’alleanza (che un tempo sembrava impossibile e innaturale) con il Movimento 5 Stelle.

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