Le consultazioni della Casellati, Di Maio insiste: «Governo con la Lega, no a tavoli con Fi e Fdi»

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Il live sugli incontri della presidente del Senato a Palazzo Giustiniani

Le consultazioni della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati sembrano non aver cambiato le carte in tavola nella partita per la formazione di una maggioranza parlamentare e la nascita di un nuovo governo. Restano le distanze tra centrodestra e M5S. Oggi per il secondo giorno la seconda carica dello Stato ha ricevuto a Palazzo Giustiniani i rappresentanti della prima coalizione e della prima forza politica del Paese. Ma un’intesa per un esecutivo sembra difficile come prima perché non c’è stato un superamento dei veti.



Il leader della Lega Matteo Salvini nel pomeriggio dopo il suo incontro aveva fatto intravedere una possibilità per una trattativa con il Movimento 5 Stelle. «Via veti e si parte, andiamo a governare», aveva scritto sui social media. Ma il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio dopo il suo colloquio ha confermato tutti i paletti: no a trattative con Forza Italia e Fratelli d’Italia, no ai tavoli a quattro. In altre parole: intesa possibile per un governo solo tra M5S e Lega. Dal partito di Silvio Berlusconi e da quello di Giorgia Meloni il leader M5S vorrebbe solo un appoggio esterno. «Non possiamo andare oltre certi limiti», ha dichiarato dopo aver parlato con la Casellati a Palazzo Giustiniani. La replica di Salvini: «Il governo si fa con tutto il centrodestra». Domani, venerdì, la presidente del Senato riferirà al presidente della Repubblica Mattarella. Sarà lui a decidere come procedere. A 47 giorni dal voto.

Le consultazioni della Casellati, colloqui con M5S e centrodestra: la diretta

ore 20.55. Governo, domani mattina Casellati da Mattarella. Dopo la due giorni di consultazioni a Palazzo Giustiniani la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che mercoledì mattina aveva ricevuto il mandato esplorativo dal capo dello Stato al Quirinale per tentare di capire se ci fossero dei margini per la costituzione di un governo tra M5S e centrodestra, domani mattina andrà domani mattina al Colle per riferire sull’esito dei colloqui.



ore 20.50. Governo, Salvini: «5 Stelle ballerini». Nel corso del suo comizio a Isernia Matteo Salvini (a conferma delle distanzae immutate tra centrodestra e M5S) dice: «Mi stupisce Di Maio che un giorno dice con la Lega, un giorno con il Pd, sono un po’ ballerini. A me piace la coerenza. Io non sono disposto a portare i voti della Lega al Pd di Renzi e Boschi, neanche se mi offrono 30 ministeri. Mai non lo faremo mai».

ore 20.35. Governo, Gelmini: «I veti irresponsabili del M5S impediscono di uscire dallo stallo». Anche la capogruppo di Forza Italia alla Camera ed ex ministra Mariastella Gelmini sottolinea le distanze tra centrodestra e M5S che persistono anche dopo l’ultimo colloquio di Luigi Di Maio con la presidente del Senato a Palazzo Giustiniani. «Ancora una volta – ha dichiarato – il Movimento 5 Stelle, con i suoi irresponsabili veti e con i suoi personalismi, impedisce la soluzione di questo stallo politico post voto. Forza Italia e il centrodestra unito hanno dimostrato il loro senso di responsabilità e la loro buona volontà. Berlusconi, Salvini e Meloni sono disponibili a formare un esecutivo forte e che possa dare risposte immediate al Paese. Evidentemente altre forze politiche non ritengono opportuno impegnarsi seriamente davanti alla Nazione per il bene dell’Italia».



ore 20.20. Governo, Salvini: «Il governo si fa con tutto il centrodestra». La risposta di Matteo Salvini alle parole di Luigi Di Maio conferma quanta distanza ci sia ancora tra centrodestra e M5S. «Noi faremo – ha dichiarato il leader della Lega arrivando ad Isernia – di tutto per avere un governo ma gli italiani hanno scelto di premiare l’interno centrodestra, non solo la Lega. Non è che il governo lo fai solo con la Lega». Il segretario del Carroccio ha poi ribadito il no alle soluzione non politiche e alle larghe intese. «Non vorrei – ha affermato ancora Salvini – che qualcuno non avesse la stessa voglia di far partire un governo subito, da tutte le parti. Secondo me c’è qualcuno che tifa a far saltare un accordo politico per inventarsi l’ennesimo governo tecnico che poi spenna gli italiani, a questo la Lega non sarà mai disponibile». Salvini poi, rispondendo a chi gli chiedeva se a suo giudizio il M5S sta pensando ad un inciucio con il Pd, ha detto: «Il dubbio mi viene».

ore 20.10. Governo, Forza Italia: «Con Di Maio premier no ad appoggio esterno». Dalle parti di Fi non gradiscono la decisione di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle di non fare alcun passo indietro sul nome per la presidenza del Consiglio. Il M5S insiste su Di Maio premier. Il partito azzurro dice no ad un appoggio esterno. «È evidente che un governo a guida Movimento 5 Stelle non credo che potrebbe avere l’appoggio né esterno, né interno, di Forza Italia o di Fratelli d’Italia, un governo a guida di un nostro alleato come la Lega, una riflessione potrebbe provocarla», ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a 105 Matrix su Radio 105. E ancora: «Per quanto mi riguarda un governo a guida 5 stelle non potrebbe assolutamente avere l’appoggio esterno di Forza Italia. Il centrodestra ha il dovere di rivendicare la guida politica dell’esecutivo».

La senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, intanto: «Il centrodestra unito con forza Italia era pronto a lavorare per la nascita del governo della buona volontà, quello che accettava nel nome della responsabilità e del senso dello Stato una maggioranza parlamentare con il partito arrivato secondo alle elezioni. Ancora una volta invece sono prevalsi nei 5 Stelle i veti e le ambizioni personali: un pessimo segnale figlio della peggiore politica consumato sulla pelle degli italiani».

ore 20.oo. Governo, Pd: «Di Maio sdogana Forza Italia, si prende i voti di Berlusconi». Le parole pronunciate dal leader del M5S Luigi Di Maio al termine del colloquio della delegazione pentastellata con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati vengono lette dagli esponenti del Partito Democratico come un’apertura a Forza Italia. Su Twitter il deputato Dem Michele Anzaldi ha scritto: «Di Maio getta la maschera: è pronto a fare il governo con i voti di Berlusconi e Fratelli d’Italia. Basta che gli votino fiducia senza chiedergli incontro. Male assoluto? Delinquente abituale? Tutto dimenticato, propaganda per prendere in giro gli elettori. ‘Appoggio esterno’ nuova truffa M5s».

 

 

Il deputato e vicepresidente della Camera Ettore Rosato invece a Montecitorio ha dichiarato: «Per noi il balletto che fanno il M5S e centrodestra è tutta tattica sulla pelle degli italiani, anche dopo un appello di Gentiloni a non perdere tempo che andrebbe accolto da chi ha responsabilità. Di Maio ha sdoganato Forza Italia con la scelta di aprire la trattativa in maniera indiretta, per cui i punti di Forza Italia arriveranno attraverso Salvini. Mi pare una presa in giro non adatta a chi vuole guidare il paese. Restiamo in attesa di capire quali conclusioni Casellati proporrà al presidente della Repubblica».

ore 19.40. Le consultazioni della Casellati, Di Maio insiste: «No ai tavoli a quattro con Forza Italia e Fdi, resta la proposta del contratto alla Lega». Dunque, l’intervento del leader M5S Di Maio che ha chiuso le consultazioni della presidente del Senato (alla quale Sergio Mattarella ha affidato un incarico esplorativo mercoledì mattina e dovrà riferire al Quirinale sui colloqui entro venerdì) non ha ridotto le distanze tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, che pure aveva teso la mano nel pomeriggio. I penstatellati insistono sulla loro linea dell’intransigenza: unica ipotesi è Di Maio premier, no a trattative o accordi con Forza Italia e Silvio Berlusconi. «Con tutta la buona volontà a collaborare nulla per me è perduto e nulla si chiude ma – ha detto Di Maio – non possiamo andare oltre certi limiti». Di Maio ha sottolineato che «se poi mi si chiede di sedermi a un tavolo con tre forze politiche, Di Maio, Salvini, Berlusconi e Meloni per concordare un programma di governo e personalità che vengono dalle singole forze politiche, voi capirete che è molto complicato per noi digerire questo scenario». «Siamo disponibili anche – è un altro passaggio della dichiarazione del capo politico del M5S al termine delle consultazioni della Casellati – a considerare non ostile un sostegno da Fi e Fdi» ma «il governo si forma su contratto firmato da due persone» M5s e Lega.  E ancora: «Non ci si può chiedere – ha detto Di Maio nel suo intervento a Palazzo Giustiniani – di ricominciare da capo con tavoli che già durante» la trattativa per le presidenze non abbiamo condiviso. Non si può pensare che tre forze politiche contrattino ministri e sottosegretari, immaginate a che era politica si torna…».

ore 19.24. Le consultazioni della Casellati, Di Maio conferma i veti del M5S. È terminato l’incontro tra Maria Elisabetta Alberti Casellati e la delegazione del Movimento 5 Stelle. Al termine dell’incontro il leader M5S Luigi Di Maio (che si è presentato a Palazzo Giustiniani insieme ai capigruppo M5S di Senato e Camera, Danilo Toninelli e Giulia Grillo)  ha confermato il veto su Forza Italia e Silvio Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle conferma il suo no ad accordi con il partito azzurro. «È chiaro – ha detto il capo politico dei pentastellati – che ci sia una disponibilità a discutere di programmi. Stamattina ci siamo sentiti e ci siamo detti che siamo disponibili a parlare idi programma. Ma oltre determinate barricate e limiti non possiamo andare. Noi abbiamo detto che eravamo disponibili a firmare un contratto di governo con Matteo Salvini». E ancora: «Abbiamo anche detto che quel contratto, quel governo, poteva essere sostenuto da Fdi e Fi, ma era chiaro ed evidente che oltre non si potesse andare».

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ore 19.15. Consultazioni della Casellati, in corso il colloquio con il M5S. È in corso a Palazzo Giustiniani l’ultimo atteso colloquio tra la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e la delegazione del Movimento 5 Stelle. L’incontro chiude il giro di consultazioni della seconda carica dello Stato con i rappresentati di centrodestra e Movimento 5 Stelle. Domani la presidente riferirà al presidente dell Repubblica.

ore 18.35. Trasferta in Molise rinviata, in attesa di sviluppi e di segnali da Luigi Di Maio. Silvio Berlusconi ha infatti deciso che resterà a Roma per seguire in prima persona l’esito delle consultazioni e gli sviluppi della complessa situazione politica. Berlusconi partirà in Molise domani mattina.

ore 18.25. A Palazzo Giustiniani è iniziato, con 50 minuti di ritardo, il colloquio tra la delegazione del Movimento 5 stelle, guidata da Luigi Di Maio, e il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per verificare le possibilità di dar vita a un governo tra M5s e centrodestra. Nel primo pomeriggio, Casellati aveva ricevuto Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

ore 18.12. Inizierà con alcuni minuti di ritardo, a Palazzo Giustiniani, l’incontro tra la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e la delegazione del Movimento 5 stelle. Lo slittamento, viene spiegato, è stato concordato dalle parti.

ore 17.37 – Salvini: «Via veti e si parte, andiamo a governare». Il tweet di pochissimi minuti fa proposto da Matteo Salvini è ancora sulla linea della positività: «Via veti e si parte, andiamo a governare» ha scritto il leader della Lega lanciando sui social network il video della conferenza stampa dopo le consultazioni con il centrodestra.

 

 

ore 17.30.- Centrodestra unito dopo consultazioni per governo Casellati. Secondo il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo, il centrodestra è unito più che mai dopo le consultazioni per formare un possibile governo Casellati con il Movimento 5 Stelle.

ore 17.19. Intesa sui programmi per un governo Casellati. Ci dovrebbe essere un’intesa sui programmi su un eventuale governo Casellati tra Lega-M5S e altri partiti del centro-destra. Sarebbe stato individuato un punto di partenza: un programma condiviso. Nel dialogo tra i due leader si approfondirà nelle prossime ore il tema del programma condiviso, senza riferimenti al tipo di coalizione. Su questa base – si ragiona in ambienti parlamentari – ci potrebbe essere un appoggio da parte di Forza Italia alla maggioranza di governo con 5 stelle e Lega su un ‘contratto’ basato su temi specifici.

L’ottimismo di Salvini nel giorno di consultazioni: «Andiamo a governare»

Salvini in giornata ha affermato di aver avuto un colloquio con il Movimento 5 Stelle e di aver intravisto dei segnali di novità da questi contatti avuti tra le giornate di ieri e di oggi. «Oggi si parte? Parlatene con il presidente Casellati, speriamo – ha dichiarato – di averle consegnato un buon lavoro. Oggi si può partire, finalmente si può costruire qualcosa. L’accordo con i 5 Stelle è di parlare di cose da fare. Se cadono i veti si parte, si parla di programmi. Noi siamo disponibilissimi a farlo, come Di Maio chiede da tempo».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)