Un cittadino siriano è rimasto bloccato nell’aeroporto di Kuala Lumpur, come Tom Hanks in The Terminal

13/04/2018 di Redazione

Proprio come il celebre film di Steven Spielberg The Terminal, un cittadino siriano da settimane è rimasto bloccato all’interno dell’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, in Malesia.

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Non può uscire dallo scalo, è costretto a lavarsi dopo la mezzanotte vivendo in uno stato di prigionia forzato.

Il motivo? Semplice, il visto turistico di Hassan al-Kontar è scaduto, non può tornare negli Emirati arabi (dove aveva un permesso lavorativo) per lo stesso motivo, tanto meno può cercare di fare ritorno in Siria perché ha rifiutato la leva militare decidendo di non prendere parte alla guerra civile che da 7 anni sta distruggendo il suo Paese.

Rispetto a Tom Hanks, protagonista del film, la routine dell’uomo è molto diversa e sta vivendo un vero e proprio incubo. Ha anche cercato di raggiungere l’Ecuador e la Cambogia ma a Phnom Penh gli hanno addirittura sequestrato il passaporto.

“Sono alla disperata ricerca di aiuto – ha denunciato al-Kontar – non posso più vivere in questo aeroporto, l’incertezza mi sta facendo impazzire”.

Tuttavia questo non è il primo caso di una persona che rimane bloccata in aeroporto. Lo stesso The Terminal è ispirato alla storia dell’iraniano Karimi Nasseri, che per 18 anni dal 1988 al 2006 è rimasto bloccato nell’aeroporto di Parigi.

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