Parla il medico che ha sporto querela al sito Butac

«Non ho mai sostenuto che la medicina olistica sia una medicina alternativa, semmai integrativa». Claudio Pagliara, medico 66enne di San Vito dei Normanni (Brindisi), spiega all’Agi, tramite il suo legale, Gianluca Palazzo, perché ha chiesto il sequestro della testata on line Butac.it – Bufale tanto al chilo.

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Butac è stato oscurato dalla polizia postale venerdì scorso, su disposizione della Procura di Bologna, tramite ordine dei colleghi di Brindisi.

A sollevare un certo polverone è proprio la scelta effettuata: oscurare un intero sito e non la sola pagina con il contenuto su cui pende finora la denuncia per diffamazione.
Pagliara ha pubblicato sul suo profilo Facebook l’intervista che viene toccata in quell’articolo, quella rilasciata al Tg1.

Mai detto che il cancro possa guarire “con una preghierina o con la sola meditazione”. Certo che dovrei saperle bene queste cose!!! Infatti non le pensavo nemmeno quando andavo alle scuole elementari, figuriamoci adesso dopo tanti anni di ricerche e di esperienza clinica.

Sembra, leggendo l’articolo che ci sia la chiara intenzione di screditarmi al massimo ed a qualsiasi costo.

In altro punto, per esempio, afferma: “Asserire che questi studi siano la prova dell’autoguarigione è un modo come un altro di turlupinare l’ingenuo e il disperato.”

Non ho mai in nessuna sede sostenuto che gli studi di cui parlo rappresentano la prova che è sufficiente l’autoguarigione e, quindi, della presunta non necessità dei presidi scientifici validati (farmaci e/o altro).

Semmai rappresentano la prova che è importante non limitarsi a curare solo l’organo ammalato, o la malattia, mediante il solo utilizzo di farmaci, chirurgia e radioterapia, ma che bisogna curare l’essere umano a 360 gradi, con l’esigenza quindi di integrare, cioè aggiungere alla terapia tradizionale, validata scientificamente, anche tutti gli altri strumenti derivanti dalle nuove frontiere della ricerca scientifica e rappresentate dalla epigenetica, dalla biologia molecolare, dalle neuroscienze, dalla fisica quantistica etc..

A sostegno della sua querela l’oncologo avrebbe allegato anche atti dei convegni a cui ha partecipato e le registrazioni di alcune note trasmissioni televisive. Il medico sostiene come quel pezzo gli abbia portato meno partecipazione a convegni e programmi tv. Ancora però non è chiaro però per quale motivo sia stato messo off line l’intero sito di debunking e non solo l’articolo querelato.

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