Il minorenne che scriveva in italiano su Telegram: «Come faccio passare una cintura esplosiva tra le porte automatiche?»

«Salve a tutti, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso una porta automatica?». Il tono è colloquiale, il contenuto inquietante. Sulla chat in italiano di Telegram, che è stata prontamente chiusa dalla Polizia Postale di Trieste, dalla Digos di Trieste e da quella di Udine, viaggiavano questi e altri messaggi, partiti dal cellulare di un minorenne italiano di origini algerine. Alcuni erano delle traduzioni nella nostra lingua di contenuti propagandistici dell’Isis. Noti, ovviamente, agli investigatori dell’antiterrorismo.

Secondo gli inquirenti, il minorenne sarebbe stato addirittura pronto a creare un ordigno rudimentale per compiere un’azione terroristica nella scuola da lui frequentata. Nel suo zaino, c’erano sempre una bandiera dell’Isis e alcuni documenti manoscritti in lingua araba.

LEGGI ANCHE > Attentato Parigi, il messaggio su Telegram del terrorista: «Ora colpisco»

MINORENNE ITALIANO UTILIZZAVA TELEGRAM PER DIFFONDERE MESSAGGI PRO-ISIS

Il minore che diffondeva messaggi pro-Isis su Telegram, ora, è stato denunciato. Era lui, secondo gli inquirenti, a cercare di fare proseliti attraverso la chat del servizio di messaggistica Telegram e di reclutare delle persone per compiere atti terroristici. Il tutto ispirato dall’estremismo di matrice islamica.

Il canale di Telegram si chiamava Khalifah News Italy e le indagini circa le attività che vi si svolgevano sono iniziate già nel 2016. Per due anni, i membri della chat si sono scambiati messaggi che incitavano all’odio verso l’occidente e che puntavano a radicalizzare i componenti del gruppo. L’elemento più inquietante, però, è che tutto era partito da un minorenne italiano di origine algerina.

L’accusa nei suoi confronti, ora, è quella di aver compiuto attività di proselitismo a favore dell’Isis mediante diffusione e traduzione di contenuti propagandistici, aggravata aggravata dal fatto che veniva realizzata attraverso strumenti informatici e telematici. Questi stessi messaggi che venivano diffusi si rivolgevano ai cosiddetti lupi solitari che si trovano, in questo momento, sia in Italia, sia in altri Paese d’Europa.

TELEGRAM COME CHAT DI PROPAGANDA ISIS, IL PERCORSO CHE AFFRONTERÀ IL MINORENNE

Ora, per il giovane verrà attuato un piano unico in Italia di deradicalizzazione. Secondo la decisione del tribunale dei minori di Treviso, il ragazzino verrà allontanato dagli strumenti di cyber-jihad, verrà scollegato dalla rete che egli stesso aveva contribuito a formare e verrà assistito, in questo suo percorso, da un imam. Quest’ultimo avrà il compito di mostrargli tutti gli aspetti dell’islam, cercando di fargli capire che la religione non ha nulla a che fare con l’estremismo.

(Minorenne Isis Telegram – foto da Twitter)

Share this article