Il Mattino di Foggia chiede scusa a Selvaggia Lucarelli per colpa di una giornalista

«La maleducazione, le offese, per giunta manifestate con false identità, non appartengono alla nostra storia e alla nostra professione. Il tentativo della De Luca di accreditarsi con la nostra testata finisce con quei 5 articoli, Selvaggia può contare sulla mia piena collaborazione». A parlare, in un post su Facebook, è Antonio Blasotta, editore de Il Mattino di Foggia. Blasotta si scusa con Selvaggia Lucarelli per la condotta di una giornalista che ha firmato cinque pezzi con il quotidiano pugliese.

Cosa è successo?

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A marzo – spiega il Mattino di Foggia – sono stati pubblicati «alcuni articoli a firma *****» che, da un tweet del 27 febbraio scorso, sembra confermare un suo falso profilo Twitter in cui offende la firma del Fatto Quotidiano. L’account @StanzaServaccia (con un nome che evitiamo di trascrivere) spammava alcuni articoli del quotidiano. Il nome in questione, come potete notare sotto, risulta molto denigrante nei confronti di Selvaggia. E non è passato inosservato. Lucarelli stessa ha cercato di capire chi ci fosse dietro l’utente in questione. Peccato però che la giornalista stessa, dal suo account Twitter, nega il coinvolgimento sul caso.

mattino di foggia

«La ***** – spiega Blasotta sui social – ammette di non lavorare per noi (e non abbiamo riscontri nel ritenerla di Foggia, come dichiara) ma chiedo scusa a Selvaggia e ai nostri lettori per non aver vigilato sulla irreprensibilità dell’autrice dei pezzi comparsi sul giornale di cui sono responsabile».

il mattino di foggia

«Il tentativo – spiega – di accreditarsi con la nostra testata finisce con quei 5 articoli, Selvaggia può contare sulla mia piena collaborazione in qualsiasi iniziativa intenda perseguire nel difendersi dalle offese ricevute, anche se non direttamente per nostro tramite».

LA VERSIONE DELLA GIORNALISTA

Noi abbiamo però ricevuto un ulteriore intervento da parte della giornalista interessata. Inoltriamo qui la sua indicazione di rettifica:

Spett.le Redazione,

gradirei che rettificaste quanto da Voi esposto nell’articolo. Avete scritto delle inesattezze. La Lucarelli si è basata su un retweet di un mio contatto per arrivare al mio nome. Sono una giornalista dotata di una certa etica e quei Twits giungeranno sulle sulle scrivanie delle autorità competenti.

Non provo alcun astio nei confronti della blogger, che tra l’altro stimo moltissimo per l’ironia e il divertente sarcasmo, ma piuttosto per il Mattino, perché si è sostituito  all’autorità giudiziaria  offendendo il mio onore e decoro senza contare che ci sono anche gli estremi per il reato di diffamazione. Non era neppure di  competenza della redazione entrare  nel merito della questione visto che “il caso” non è mai passato dalla loro testata.

 

 

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