Ne rimarrà solo uno: arriva il 27° cambio nell’amministrazione Trump

23/03/2018 di Redazione

Il presidente Donald Trump continua a far parlare di sè. A meno di due settimane dal licenziamento del segretario di Stato Rex Tillerson, giunto in maniera burrascosa su Twitter, è arrivata la notizia giovedì 22 marzo del terzo cambio al ruolo di consigliere alla Sicurezza nazionale, il 27° tra tutte le cariche dell’amministrazione.

Dopo Michael Flynn, forzato a dimettersi per i suoi legami con l’ambasciatore russo a Washington, e il dimissionario McMaster, il testimone alla Sicurezza nazionale dal 9 aprile prossimo passerà a John Bolton, ex ambasciatore Usa alle Nazioni Unite e personaggio controverso.

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Di cosa si occupa il consigliere alla Sicurezza nazionale e chi è John Bolton

Il consigliere alla Sicurezza nazionale è un ruolo molto delicato in quanto è il vero mediatore tra le agenzie di sicurezza nazionale, incluso il dipartimento di Stato e della Difesa, e il presidente. Il New York Times, in questo senso, non vede in Bolton un affidabile interlocutore fornendo una breve e chiara descrizione del personaggio: “La cosa bella di John Bolton è che dice quello che pensa. La cosa cattiva è cosa pensa“.

Da 30 anni attivo nella politica americana, Bolton è una figura molto interventista. In passato ha già espresso opinioni forti su possibili azioni militari in Corea del Nord e in Iran. Il cambio di McMaster prefigura uno scenario di guerra futuro? Non è detto ma è evidente che l’ingresso di Pompeo (nuovo segretario di Stato) e Bolton nella nuova amministrazione rappresenti un cambio di agenda per Trump, intenzionato a riportare, se mai ci fosse il bisogno di farlo sapere, gli Stati Uniti a essere arbitro e padrone dello scacchiere mondiale.

(Credits foto: Ansa/Zumapress)

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