Ora è il momento di fare la pace

Ho avuto il piacere di conoscere Matteo Renzi, e ho da sempre studiato la strategia della Casaleggio Associati. Ho persino parlato con Beppe Grillo, una volta, al telefono.

Il vincitore di queste elezioni è chiaramente Casaleggio, Gianroberto – ovviamente – a cui va il merito di aver capito che l’idealismo nell’epoca della globalizzazione e del digitale è stato completamente soverchiato dal praticismo di stampo anglosassone. Invasi, si sarebbe detto una volta, da un modello a cui dobbiamo la tutela dei nostri confini territoriali.

Off topic, quindi torniamo a noi. E’ il momento di fare la pace tra M5S e i partiti di centro sinistra. Una maestra d’asilo è solita invitare due bimbi capricciosi, a prescindere dalla ragione, a fare la pace per non essere entrambi in castigo.

Siamo una repubblica parlamentare, siamo tutelati da un Maestro che avrà il compito di chiederci di fare la pace per un governo il cui assetto sia il più compatibile verso il mandato elettorale.
Anche facendo una piccola somma algebrica, capirete subito che sì, il miglior e fattibile governo OGGI, è una coalizione tra centro sinistra e Movimento 5 Stelle.

Perché?

Perché è chiara la compatibilità editoriale, è chiaro che i politicanti e politicisti sono soprattutto dei gran rosiconi, è chiaro anche – però – che siamo di fronte al più grande e logico assetto politico che questo paese merita.

Perché è la cosa più giusta da FARE, oggi: la più difficile, la meno presuntuosa, la più pratica.

Verso chi?

Verso il cambiamento di una classe politica che porta esperienza in un assetto di inesperti, verso l’impulso sacrosanto della trasparenza come metodo, verso una comunicazione che viaggia su strategie incomprese, verso i nostri figli, verso il popolo sovrano. Che ha già scelto.

Fate la pace, ragazzi. Ce lo dovete.

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