Il Guardian spiega Salvini e la «retorica della destra» con la «deportazione dei migranti»

20/02/2018 di Redazione

Matteo Salvini, la «retorica della destra», la proposta di dubbia fattibilità della «deportazione di massa dei migranti in Africa». No, non sono argomenti di dibattito pubblico in Italia. Anche all’estero si parla della campagna elettorale in vista delle Elezioni Politiche del 4 marzo e si evidenzia la natura del confronto. «La Lega Nord promette deportazioni di massa di migranti», è il titolo di un articolo del britannico The Guardian pubblicato ieri. «Gli analisti dubitano sulla fattibilità del piano dell’estrema destra, ma evidenzia la natura del dibattito elettorale», è il sommario.

Il Guardian, Matteo Salvini e la retorica della destra sulla deportazione di massa di migranti

«Con gli italiani alle urne il 4 marzo, all’indomani di un raid contro sei immigrati africani, la retorica di destra – spiega il reportage firmato Stephanie Kirchgaenssner – si è concentrata ancora di più sulle migrazioni e sul ruolo dell’italia come approdo di centinaia di migliaia di migranti che attraversano il Mediterraneo dall’Africa». «Il governo guidato dal Partito Democratico di centrosinistra, recentemente – spiega il Guardian – ha adottato misure per ridurre drasticamente gli arrivi, si presume anche attraverso accordi segreti con milizie e tribù della Libia condannati dai gruppi che difendono i diritti umani». «Ma la Lega ha promesso di andare oltre, dicendo che, in caso di vittoria, inizierà un programma per costringere 400mila migranti a tornare nei paesi di origine, tra i quali Nigeria, Tunisia e Marocco». «Gli analisti – continua ancora la testata britannica – dubitano che il piano sia realistico e affermano che causerebbe una bufera a Bruxelles. Il governo in carica ha provato ad accelerare le espulsioni, ma il processo è costoso, impantanato nella burocrazia e complicato per la riluttanza dei paesi stranieri ad accettare chi era andato via. Il ministro dell’Interno Minniti ha dichiarato di voler aumentare le espulsioni, ma lo scorso anno l’Italia si è fermata a quota 6.500 contro le 5.200 dell’anno precedente».

Si riporta il parere di Riccardo Fabiani, analista di Eurasia Group, che ha affermato che è facile per la coalizione di centrodestra fare promesse sui migranti ma qualsiasi azione potrebbe affrontare ostacoli significativi dal punto di vista del diritto e diplomatici. «Certo si può mandare la polizia ad arrestare 5mila migranti in un determinato posto, e presentarlo agli elettori come se si stesse facendo qualcosa, ma non ha questo un impatto reale». E poi: «Il processo di espulsione dei migranti è costoso e difficile, e a livello internazionale una deportazione sarebbe controversa». «Più probabile, invece, che si faccia pressione su altri Paesi, come Austria e Francia, per accogliere più migranti facendo attraversare loro i confini settentrionali», spiega il Guardian.

(Foto: ANSA / MATTEO BAZZI)

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