La vera storia dei santini Pd mandati con le schede elettorali per il voto all’estero

Girano sui social, nelle ultime ore, alcune foto che immortalano schede elettorali spedite per il voto degli italiani residenti all’estero con santini del Partito democratico. Chi ha postato la foto in questione lascia intendere come il materiale di propaganda sia arrivato con il plico per il voto. In realtà non è così. Si tratta di mera casualità. I santini dei vari partiti arrivano nelle case degli italiani all’estero quasi in concomitanza con l’arrivo delle schede per il voto. A volte prima, a volte dopo, a volte contemporaneamente. Ma arrivano in plichi differenti. E questo è bene sottolinearlo.

schede elettorali

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C’è una Anagrafe Italiani Residenti all’Estero e se i consolati fanno sapere quando inizieranno le spedizioni i partiti possono spedire il materiale in modo che arrivi negli stessi giorni. Ovviamente in buste differenti. Un giovane di Savona che si trova per lavoro a Edimburgo da 5 anni,  per esempio, ha ricevuto il plico dal consolato. Ma – lamenta con un documento video pubblicato su Savonanews – insieme al plico elettorale e alle schede, ha ricevuto anche due volantini.

Il savonese, nella sua abitazione nella capitale scozzese, si è visto arrivare due stampati di promozione elettorale, di due candidati del Partito Democratico; i messaggi di propaganda non erano nel plico consolare, ma gli sono stati consegnati contestualmente. “In un’altra busta, che mi è stata recapitata insieme al plico, senza francobollo. Anche se non è illegale, di certo è stato un atto immorale”, commenta il giovane residente in Scozia.

Non c’è quindi alcuna violazione se il materiale arriva in buste diverse. Semplicemente si tratta di “spedizione furba“, se così si può dire, in modo da raggiungere l’elettore nell’esatto momento in cui deve decidere dove porre la sua croce. Un momento molto importante specialmente se l’elettore in questione è indeciso oppure non ha la più pallida idea su chi votare.

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