Possibili accordi tra le compagnie su bollette a 28 giorni, ispezioni a tappeto della Finanza

15/02/2018 di Redazione

Le bollette 28 giorni delle compagnie telefoniche sono ancora nel mirino. Gli ispettori della Guardia di Finanza hanno visitato le sedi delle principali società e anche quella di Assotelecomunicazioni, l’associazione confindustriale che rappresenta tutte le società del settore. I controlli sono stati richiesti dal garante dei consumatori.

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BOLLETTE 28 GIORNI, IL BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA

Possibile – secondo l’Antitrust – che siano stati effettuati degli accordi sottobanco dalle diverse compagnie sulla tariffazione mensile, diventata obbligatoria. Il tutto è partito da un annuncio di Tim e Vodafone, che avevano dichiarato un aumento dell’8,6% delle tariffe su base annua. Non ci hanno visto chiaro i consumatori del Codacons, che hanno fatto immediatamente un esposto all’antitrust.

BOLLEYTTE 28 GIORNI, LA POSIZIONE DEL CODACONS

«Il sospetto – scrive l’associazione dei consumatori – è che possa configurarsi un cartello tra società per ridurre la concorrenza a tutto danno dei clienti. Per questo motivo, il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust». Le preoccupazioni dell’associazione dei consumatori, tra l’altro, sono condivise anche dal Partito Democratico che ha annunciato esposti anche all’AgCom (ovvero, l’agenzia garante per la comunicazione).

(Foto: ANSA / STEFANO PORTA)

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