Le cinghiate sono il marchio di fabbrica di CasaPound: lo dice la sentenza di un giudice

In principio fu un’aggressione «politica» a Vallarano (in provincia di Viterbo), per la quale sono stati condannati a due anni e otto mesi di reclusione Jacopo Polidori (presidente di CasaPound Cimini) e Luca Santini, militante del movimento neo-fascista. Poi, è arrivata la sentenza con le relative motivazioni da parte del gip Francesco Rigato. Che afferma, di fatto, che le cinghiate sono il marchio di fabbrica di CasaPound.

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CINGHIATE CASAPOUND, LA DECISIONE DEL GIUDICE

Tra le discriminanti che hanno spinto il giudice a propendere per l’aggressione politica, infatti, c’è il fatto di aver utilizzato una cintura per pantaloni per aggredire un 25enne di Vallarano. L’impiego di questo strumento, secondo quanto riportato dal giudice, sarebbe stato teorizzato da Gianluca Iannone, presidente e ispiratore del movimento di CasaPound Italia, che ha una canzone (è il leader del gruppo musicale Zetazeroalfa) dal titolo Cinghiamattanza. 

«È quasi superfluo evidenziare – ha scritto il giudice Rigato nelle motivazioni della sentenza pubblicate sul portale TusciaWeb – che Polidori con le cinghiate finali abbia inteso apporre una sorta di sottoscrizione all’azione. Non solo per evidenziare l’appartenenza degli aggressori al movimento, ma anche per far apparire di essere colui cui spettava l’apposizione del sigillo finale».

CINGHIATE CASAPOUND, PERCHÉ C’È STATA UN’AGGRESSIONE

Sempre secondo il giudice, i ragazzi autori dell’aggressione non avrebbero mostrato alcuna intenzione di ravvedimento e, anzi, ne sarebbero stati fieri. La motivazione della violenza nei confronti del 25enne di Vallarano è da ricercarsi nell’azione del giovane che avrebbe irriso via social network CasaPound, attraverso la pubblicazione di un post satirico sugli striscioni del movimento della tartaruga (esempio: Chi scappa dalla guerra*, abbandondando genitori, mogli e figli non merita rispetto – *tipo il Duce).

La motivazione della sentenza offre un precedente per eventuali nuove aggressioni: la cintura dei pantaloni, utilizzata per colpire qualcuno, potrebbe essere riconducibile a CasaPound e potrebbe identificarne la matrice. Ed è tutta «colpa» di una canzone.

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