Jessica Faoro ha subito una morte molto simile a Pamela Mastropietro, ma senza l’uomo nero non si indigna nessuno

08/02/2018 di Redazione

Jessica Faoro è morta in un modo simile a Pamela Mastropietro. Dopo che queste due giovanissime ragazze hanno perso la vita il loro cadavere è stato oltraggiato in modo indegno. L’omicida di Jessica Faoro, il tranviere Alessandro Garlaschi, ha tentato di far sparire il corpo della sua coinquilina prima tagliandola e poi provando  a bruciarla.

Jessica Faoro ha subito una morte molto simile a Pamela Mastropietro, ma senza l’uomo nero non si indigna nessuno

Garlaschi voleva uscire dall’appartamento, dove aveva subaffittato una stanza a Jessica Faoro, col cadavere della diciannnovenne in un borsone. Il corpo ustionato di Valentina è stato trovato coperto da un cellophane, l’ultimo tentativo di farla sparire da parte di Garlaschi prima di desistere. La giovane diciannovenne non è stata smembrata come è successo purtroppo a Pamela Mastropietro, ma l’oltraggio sul suo cadavere è stato comparabile. Le due ragazze erano accomunate, oltre che dall’età, anche da esistenze difficili.  A diversi giorni ormai dall’omicidio della diciottenne romana ancora non si è grado di comprendere come la ragazza sia effettivamente morta.

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La procura di Macerata propende per una overdose di eroina in casa dello spacciatore Innocent Oseghale, che poi avrebbe fatto a pezzi Pamela Mastropietro per nascondere la sua scomparsa. L’orrore inferto a una giovane ragazza ha suscitato un’enorme ondata di indignazione, anche perché molti, erroneamente, hanno strumentalizzato la morte di Pamela Mastropietro facendo passare il suo decesso per un omicidio oltremodo brutale. Al momento non ci sono però prove per confermare questa interpretazione, mentre Alessandro Garlaschi ha già confessato l’omicidio di Jessica Faoro. Ne nega il motivo sessuale ritenuto plausibile dagli inquirenti, ovvero un rifiuto di un rapporto che ha generato una lite poi conclusa con un omicidio, e nel primo interrogatorio ha detto di essersi difeso da un’aggressione della ragazza.

 

La magistratura charirà la dinamica dei fatti. Stupisce però, come già successo per gli stupri di Rimini  e quelli di Firenze, la differente risposta dell’opinione pubblica e delle forze di destra. Quando c’è un uomo di colore i toni di Salvini, Meloni, CasaPound e Forza Nuova si fanno violentissimi, quando c’è una violenza di un italiano prevale il silenzio. Razzismo è un concetto cpesante che va usato con raziocinio, ma la strumentalizzazione propagandistica è fin troppo evidente.

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