L’invasione dei migranti a Macerata non esiste

Macerata è una città e una provincia dove la popolazione straniera è relativamente contenuta. L’invasione non esiste, sopratutto quella africana. Come ha notato Alessandro Nanni su Twitter oppure l’economista dell’Ocse Thomas Manfredi, in provincia di Macerata i nigeriani residenti sono 686, il 2,21% della popolazione straniera. Il presunto omicida di Pamela Mastropietro, lo spacciatore Innocent Oseghele proveniva da questo. In tutta la provincia i residenti non italiani sono 31.019 secondo l’ultimo dato Istat al primo gennaio, con una tendenza in calo negli ultimi anni. In complessivo si parla di meno del 10% della popolazione complessiva, che conta poco meno di 320 mila abitanti.

L’invasione dei migranti a Macerata non esiste

Le persone di origine africana rappresentano il 16% degli stranieri residenti in provincia di Macerata; ci sono più rumeni rispetto a loro. I nigeriani sono la terza etnia complessivamente che proviene dall’Africa: al primo posto in questa sottocategoria ci sono i 1900 marocchini che vivono in questa Provincia, poi si scende sotto il migliaio con i senegalesi. Numeri che evidenziano in modo chiaro come la cosiddetta invasione che provoca tensioni sociali esplosivi tali da motivare una persona a sparare contro di loro semplimente non esiste. Anche considerando gli irregolari presenti in questa provincia. Le stime su richiedenti asilo e chi invece non ha alcun titolo a soggiornare nel nostro Paese indicano meno di un milione di persone: in tutta la provincia di Macerata saranno poche migliaia al massimo.  Lo dovrebbe affermare anche il sindaco del PD di Macerata, Romolo Carancini, che oggi ha concesso una intervista al Mattino sinceramente scoraggiante. Dopo aver definito rilevante una presenza straniera del 10%, in realtà in linea con la media italiana, ha indicato in quindici gli spacciatori che hanno “devastato” la tradizionale accoglienza di Macerata. Nella città dove Luca Traini ha compiuto un attentato razzista non c’è nessuna invasione, e quindici spacciatori  sono ampiamente gestibili da uno Stato che ospita qualche migliaio di criminali che fanno parte di mafia, ‘ndrangheta e camorra. Chi rappresenta la Repubblica non può affidarsi ai timori, legittimi, di cittadini spaventati in modo eccessivo rispetto a un’emergenza migratoria come criminale che semplicemente non esiste. Lo dicono i dati, andrebbe detto con forza da chi ha rilevanti compiti istituzionali.

Foto copertina: ANSA/CAROTTI

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