Sanremo, puoi fare l’artista di strada solo se hai il diploma di Conservatorio

Si può definire una forma d’arte soltanto se si hanno i titoli e le competenze nel settore specifico? La risposta, scontata, è no. I più grandi artisti – italiani e non solo – spesso sono autodidatti, fuori da qualsiasi schema accademico. Eppure, nella città che più di ogni altra nel nostro Paese può essere definita patria della musica, le cose non stanno proprio così. A Sanremo, un’ordinanza del sindaco Alberto Biancheri vieta agli artisti di strada di esibirsi in città se non hanno un diploma al Conservatorio.

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L’hanno definita una violazione della promozione della cultura, chiamando in causa persino la Costituzione. La Federazione nazionale artisti di strada – un’associazione che tutela gli interessi della categoria – è sul piede di guerra e ha immediatamente presentato ricorso al Tar della Liguria che, in parte, ha sospeso l’ordinanza, mantenendo intatti alcuni divieti (come quello, ad esempio, di utilizzare delle basi musicali).

«Ben vengano i musicisti, anche quelli di strada e figuriamoci se proprio noi che tanto dobbiamo alla canzone chiudiamo loro la porta – premette il sindaco della città dei fiori, Alberto Biancheri, in un’intervista al Corriere della Sera – ma avevamo l’esigenza di mettere ordine a una oggettiva situazione di caos. Gli abitanti e i negozianti del centro sono infastiditi dalla presenza di tantissimi artisti di strada, che diventano ossessivi e che, a volte, producono più fastidio che arte».

ORDINANZA MUSICISTI SANREMO, IL SINDACO PROVA A MEDIARE

Nell’ordinanza, parzialmente rivista dal Tar, si chiede di limitare l’utilizzo di amplificatori e di altoparlanti. Questi ultimi saranno consentiti soltanto ai diplomati al Conservatorio o a coloro che dimostrino di aver sostenuto esami in scuole di musica. Corsia preferenziale per gli artisti iscritti alla Siae. Tuttavia, specialmente dopo la decisione del tribunale amministrativo, il sindaco sembra essere pronto a fare un passo in avanti verso un accordo con la Federazione degli artisti di strada: «Ho chiesto loro un incontro – ha detto -, perché trovare una soluzione condivisa è davvero nell’interesse di tutti».

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