La soluzione contro i piccioni del tribunale di Potenza: un’aquila

30/01/2018 di Redazione

Si chiama Geppino e ha sorpreso tutti quando ha varcato le porte della Corte d’Appello di Potenza. È un’aquila ed è stata «ingaggiata» per risolvere il problema dei troppi piccioni che affollano i tetti della struttura. Lo chiamano «bird control», una pratica che agisce sulla sovrappopolazione animale attraverso le logiche e i criteri della selezione naturale.

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AQUILA POTENZA, IL SISTEMA DEL BIRD CONTROL

Una soluzione a impatto ambientale zero: la sola presenza dell’aquila scoraggerà i piccioni a nidificare, con un metodo completamente naturale. In altri tempi e in altri casi, si sarebbe fatto ricorso all’elettrificazione o all’utilizzo di mezzi chimici.

Grande lo stupore tra i corridoi del tribunale lucano: l’animale ha fatto la sua sontuosa comparsa nel pomeriggio di ieri, al terzo piano del Palazzo di giustizia, attirando l’attenzione di decine di persone che stanno affollando gli uffici della Corte d’Appello per la presentazione delle liste elettorali.

AQUILA POTENZA, QUALCUNO AVEVA PENSATO A UNO SCHERZO

Qualcuno aveva pensato a un sequestro giudiziario, qualcun altro alla trovata ironica di qualche partito come «lancio promozionale» per il proprio simbolo. I dirigenti della Corte d’Appello, tuttavia, hanno spiegato il vero motivo della presenza di Geppino. Che ora vigilerà sui tetti dell’edificio, terrore di ogni piccione.

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