Giorgia Meloni promuove il Made in Italy, ma invita all’evento l’imprenditore che produce in Vietnam

La difesa del made in Italy è uno dei punti centrali del programma elettorale di Giorgia Meloni, tanto che Fratelli d’Italia ha organizzato diverse manifestazioni per promuovere l’italianità nel mondo, sia dal punto di vista della cultura, sia da quello dello sport, dello spettacolo e – ovviamente – dell’economia.

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GIORGIA MELONI E LA DIFESA DEL MADE IN ITALY

Uno di questi eventi si è svolto a Milano sabato scorso, 20 gennaio. La convention griffata Fratelli d’Italia era intitolata «Qui si fa l’Italia» e ospitava sul suo palco studiosi, sportivi e rappresentanti del mondo dell’industria sul palco del Teatro Parenti. Nel pomeriggio, oltre a Giorgia Meloni e a Daniela Santanché si sono alternati, tra gli altri, gli interventi dei politici Ignazio La Russa, Romano La Russa e Riccardo De Corato, della cantante Katia Ricciarelli, dell’ex calciatore del Torino Alberto Dossena, degli imprenditori Giacomo Sebastiani e Marco Boglione, numero uno della BasicNet, che produce marchi come Robe di Kappa, K-Way e Superga.

Proprio su quest’ultimo si sono concentrate le attenzioni della critica. Sui social network, infatti, sono stati pubblicati diversi post con utenti dei social network che chiedevano la connessione tra lo stesso Boglione e l’italianità delle sue imprese. L’imprenditore molto famoso, infatti, aveva rilasciato in passato diverse interviste in cui illustrava alcuni dettagli del funzionamento delle sue aziende.

GIORGIA MELONI E L’INVITO ALL’INDUSTRIALE CHE DELOCALIZZA IN VIETNAM

Stando alle parole di Boglione, le K-Way e le Superga vengono prodotte in Vietnam (queste ultime per il 90%), ma anche in Giappone e in Cina, in modo particolare nell’area di Shenzhen. In Italia, invece, vengono prodotte esclusivamente le capsule più esclusive. Un modo di agire che, oltre a stonare con il tono della manifestazione «Qui si fa l’Italia», fanno a pugni anche con le parole con cui la stessa Giorgia Meloni promuove il made in Italy nel suo programma elettorale.

«Fratelli d’Italia – ha scritto sui suoi social – difende la qualità e l’eccellenza italiana e il made in Italy contro la contraffazione e la concorrenza sleale. Vogliamo valorizzare tutto quello che è marchio italiano e investire su tutte le aziende che producono lavoro in Italia e che non delocalizzano»

Non è la prima volta che, nel corso di questa campagna elettorale, Giorgia Meloni viene attaccata dal popolo della rete per alcune incongruenze tra i contenuti del suo programma e il modo di metterli in atto. Qualche giorno fa, infatti, sono stati presi di mira i suoi manifesti che difendono la «famiglia tradizionale» un tema che è molto caro alla destra ma che, almeno dai suoi rappresentanti politici di primo piano, sembra essere piuttosto trascurato.

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