Paolo Virzì ha paura del M5S: «C’è dentro qualcosa di incivile, violento e inaccettabile»

19/01/2018 di Redazione

Paolo Virzì ha paura del M5s. Il regista di Livorno, noto esponente del cinema italiano e da sempre sostenitore dei partiti della sinistra, si è dichiararo molto spaventato dalla prospettiva di una vittoria elettorale dei 5 Stelle in una intervista radiofonica tenuta al TG Zero di Radio Capital.

Paolo Virzì ha paura del M5S: «C’è dentro qualcosa di incivile, violento e inaccettabile»

Virzì stava presentando il suo nuovo film, “Ella and John”, e visto che ormai le elezioni politiche sono ormai vicine il regista ha espresso alcune opinioni sul voto. «Per me il Movimento 5 stelle rappresenta una nuova forma di italiano medio che non voglio neanche pronunciare, perché io ho paura. Sono un cacasotto, un fifone. Una volta rilasciai una battutina sul sindaco di Livorno (Nogarin) e sul blog di Grillo fui messo come ‘regista del giorno’, non è mai successo a nessun regista. E lì sotto, nello sputificio, augurarono la morte a me e ai miei figli. Lì mi impressionai. Una cosa così violenta non mi era mai successa, ero stato per tanti anni critico verso il regime berlusconiano. Ma una cosa così non mi era mai successa». Il regista si riferisce a un episodio capitato nel giugno del 2014, dopo la vittoria elettorale di Filippo Nogarin a Livorno, successo più importante del M5S alle amministrative prima della conquista di Roma e Torino. Paolo Virzì aveva riservato un giudizio molto duro verso il sindaco della sua città natale in una intervista a Repubblica.«Ho sentito le sue prime dichiarazioni, seguito i collegamenti televisivi con lui. E’ stato imbarazzante; imbarazzante che non sapesse rispondere alle domande che gli rivolgevano, che perdesse la pazienza, che si rifugiasse negli slogan; straziante che combattesse con la lingua italiana. Per prendersi cura di una città malata non bastano gli slogan, le semplificazioni, bisogna farla funzionare».

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Beppe Grillo pubblicò sul blog l’estratto dell’intervista di Paolo Virzì sotto la dicitura “regista del giorno“, in analogia alla rubrica “giornalista del giorno” in cui erano criticati i giornalisti che esprimevano nel loro lavoro giudizi negativi sul M5S. «Sento che dentro al M5S c’è qualcosa di incivile, di violento e di inaccettabile, che non fa parte della dialettica e allora mi sottraggo…Purtroppo noi siamo un Paese millenarista che crede a Padre Pio quindi ora stiamo credendo a questo nuovo miracolo del reddito di cittadinanza che credo vincerà. Ci prepariamo a una stagione da narrare, speriamo però che non ci sia la violenza», ha concluso Paolo Virzì a Radio Capital.

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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