Luigi Di Maio rivendica di aver fatto lo steward ad un buon livello

17/01/2018 di Redazione

Luigi Di Maio è intervenuto a #Corrierelive per spiegare il programma elettorale del M5S. Il capo politico e candidato premier del Movimento 5 Stelle è stato intervistato da Tommaso Labate, Aldo Cazzullo e Alessandra Arachi, e ha affrontato diversi punti. La notizia di maggior attualità, il commento sulla razza bianca da difendere espresso da Attilio Fontana, il candidato del centrodestra alla presidenza della Lombardia, è stato affrontata in termini particolarmente duri. «Se Fontana fosse stato dei 5 Stelle, lo avremmo fermato subito, anche perché nel 2018 parla ancora di razza, è fuori dalla grazia di Dio. Berlusconi che ha sempre parlato di moderati tiene uno dei Ku klux klan. Berlusconi è fumo negli occhi, ha dentro la Lega che parla di razza, la sua è una coalizione truffa».

Luigi Di Maio rivendica di aver fatto lo steward ad un buon livello

Il confronto col centrodestra è stato al centro dell’intervento di Luigi Di Maio a  #Corrierelive, ennesimo segnale di come le elezioni politiche del 2018 sembrino indirizzarsi tra un confronto da il M5S e la coalizione di Berlusconi e Salvini. Di Maio ha risposto a una ricorrente critica di Silvio Berlusconi nei suoi confronti, ovvero la mancanza di esperienza professionale con un talento solo mediatico, tanto da averlo ribattezzato meteorina. Il candidato premier del M5S ha spiegato di aver fatto lo steward in tribuna autorità al San Paolo di Napoli, facendo accoglienza per i Vip e quindi rimarcando il buon livello della sua attività. Di Maio ha rimarcato di non vergognarsi affatto del suo passato, così come dei suoi passati lavori, prevalentemente precari, o della sua provenienza da zone dove la disoccupazione giovanile supera anche il 60%, spiegando di aver deciso di impegnarsi in politica anche per riscattare la sua generazione. Un commento, arrivato al minuto quarto circa dell’intervento sintetizzato su Twitter anche da Marco Castelnuovo, responsabile dellla parte mobile e social del Corriere.

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Luigi Di Maio si è detto ottimista al Corriere sull’esito del voto. «A chi darà l’incarico deciderà il presidente Mattarella. Se, come penso, i Cinque Stelle saranno il primo partito, eleggeranno il gruppo parlamentare più grande. Ma se non dovessimo essere il primo partito allora non vogliamo che il Paese non vada nel caos, faremo un appello a tutti i gruppi parlamentari, e gli chiederemo di dirci quali sono per loro le priorità del Paese. La nostra squadra non sarà un patrimonio del movimento, ma del Paese: stanno arrivando tante candidature, tanti profili altissimi. Con noi ci saranno Emilio Carelli, l’ex direttore della Padania Paragone, il capitano Luigi De Falco, ma anche molti altri. Ora presenteremo il programma con tutte le coperture economiche, in cui diciamo dove andremo a prendere i soldi che vogliamo spendere».

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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