La Lorenzin si dà alla «petalogia»

Sembra davvero di essere appena usciti dalla famosa pagina Facebook del Signor Distruggere. Eppure, siamo alla presentazione del simbolo di una lista che parteciperà alle prossime elezioni politiche del 2018. Civica Popolare – contenitore di Democrazia Solidale di Dellai, Italia dei Valori, Centristi per l’Europa, Italia è Popolare e Alternativa Popolare – è il movimento guidato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha scelto come logo un fiore giallo su uno sfondo ciclamino.

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SIMBOLO LORENZIN, UNA PEONIA «PETALOSA»

«Un fiore petaloso – ha commentato la Lorenzin -: è una peonia e me lo ha regalato un bambino, figlio di una mia amica». Un modo elegante per dribblare la polemica con la Margherita di Francesco Rutelli: inizialmente, era proprio quello il fiore scelto dal ministro della Salute per lanciare la sua lista. La diffida dell’ex sindaco di Roma, però, ha impedito che la cosa si concretizzasse.

Un taglio netto alla testa del toro, quindi. Non senza scivolare, però, su un altro equivoco. Il termine «petaloso» – balzato agli onori delle cronache dopo che un bambino, nel 2016, lo aveva utilizzato in un compito in classe e che la sua maestra della scuola elementare di Copparo (in provincia di Ferrara) lo aveva reso pubblico sui social network, con tanto di intervento dell’Accademia della Crusca – entra di diritto nelle cronache politiche di questo 2018 elettorale.

IL SIMBOLO LORENZIN E LA PETALOGIA DEL SIGNOR DISTRUGGERE

Lo fa, tuttavia, dopo che i petali dei fiori e i loro derivati hanno assunto – almeno nel linguaggio di internet – una ulteriore connotazione. Grazie alla pagina Facebook e al blog del Signor Distruggere – un fenomeno del web da oltre 750mila followers -, infatti, i petali risvegliano nell’immaginario collettivo la «nobile» disciplina della «petalogia».

Per chi non lo sapesse, si tratta di una dei tanti argomenti proposti – nei loro gruppi segreti – da quelle «mamme pancine» di cui il Signor Distruggere traccia ritratti spietati. La disciplina della «petalogia» – per definizione delle sue stesse praticanti – «individua in alcuni petali il benessere psico fisico delle mamme e in generale delle donne». Una pseudo-scienza, insomma.

Petaloso, petalogia, peonie, margherite. Sono tanti gli input che l’osservatore del logo del ministro Lorenzin riceve osservando il fiore giallo su fondo ciclamino e prendendo atto delle parole con cui è stato presentato alla stampa. Nell’epoca in cui la comunicazione politica è sempre più determinante, però, l’accostamento (sebbene indiretto) tra una disciplina pseudo-scientifica e il partito di un ministro della Salute non è proprio il massimo.

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