Virginia Raggi ha la soluzione: «I rifiuti in Abruzzo». Ma verranno bruciati sempre in Emilia

08/01/2018 di Redazione

Dopo l’accordo raggiunto il 30 dicembre dal Lazio e dall’Emilia Romagna per il trasferimento dei rifiuti di Roma, la sindaca della Capitale Virginia Raggi sembra avere un’altra soluzione: mandarli in Abruzzo. Ignorando che in realtà, anche con il piano B, verranno ugualmente bruciati in Emilia. È quanto racconta oggi Repubblica in un articolo a firma di Lorenzo D’Albergo.

I rifiuti di Roma in Abruzzo? In realtà andrebbero ugualmente in Emilia

Dopo l’intesa tra le due Regioni, la prima cittadina ha deciso di dire «no» alla spedizione tra Bologna e Parma, di fare dietrofront seguendo un’indicazione dei vertici del Movimento 5 Stelle contro il Pd e contro il sindaco Federico Pizzarotti, dettata da «costi troppo elevati». Ma anche se il nuovo piano dovesse funzionare, l’immondizia finirebbe tra Parma e Granarolo:

La retromarcia della giunta Raggi sul trasferimento nella regione rossa dell’immondizia che la Città Eterna non riesce a smaltire potrebbe infatti proiettare il M5S in un maleodorante imbuto. La motivazione è semplice: circa la metà delle oltre 43mila tonnellate che già oggi Roma conferisce nella struttura di trattamento meccanico biologico di Aielli, piccola comunità della Marsica, una volta lavorata finisce negli inceneritori emiliani. Se l’Abruzzo alla fine deciderà di accoglierne di più, passando da 170 tonnellate al giorno a 270 come richiesto dall’Ama , aumenterà anche il peso degli scarti destinati in Emilia Romagna.

Insomma, in un modo o nell’altro, si casca sempre lì. A Granarolo, dove gli impianti mandano in fumo il 17 per cento dell’indifferenziata capitolina. E magari anche nella temutissima Parma dell’ex grillino Federico Pizzarotti. Il «no, grazie» tutto politico della sindaca Virginia Raggi rischia quindi di tramutarsi un clamoroso autogol.

Il M5S anche con il trasferimento in Abruzzo non riuscirebbe ad evitare qualche critica, a tenere le mani libere in un territorio in un territorio governato dal Partito Democratico e a smarcarsi dall’ex M5S che guida Parma.

(Foto: ANSA / GIORGIO ONORATI)

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