Salvini difende Cannavacciuolo e fa campagna elettorale: «Tutelerò imprenditori perseguitati»

24/12/2017 di Redazione

Salvini difende Cannavacciuolo, lo chef pluripremiato e star della tv, finito in una bufera dopo il blitz dei Nas nel suo nuovo bistrot a Torino: i carabinieri anti-sofisticazione hanno trovato diversi alimenti congelati, senza che questo fosse segnalato sul menù con i classici asterischi. Per il segretario del Carroccio il blitz è indegno e la colpa con la campagna elettorale alle porte è ovviamente del governo, «che fa scappare per un asterisco chi in Italia lavora». E su Twitter anche la promessa elettorale: «Non vedo l’ora di andare a governare per tutelare anche gli imprenditori perseguitati da asterischi e cavilli di una burocrazia ottusa!»

SALVINI DIFENDE CANNAVACCIUOLO CON UN TWEET

Indegno blitz ad Antonino Cannavacciuolo!
Si vergogni il governo che fa scappare per un asterisco chi in Italia lavora. Non vedo l’ora di andare a governare per tutelare anche gli imprenditori perseguitati da asterischi e cavilli di una burocrazia ottusa! https://t.co/o8Pn7JO8z1

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 23 dicembre 2017

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Non serviva Salvini a difendere Cannavacciulo, lo chef napoletano ci ha pensato da sé: «Prodotti come il pesce – ha spiegato subito dopo che la notizia del blitz è trapelata – devono essere abbattuti per legge. Procedimento che era correttamente indicato, ma soltanto al fondo della carta. Certo: abbiamo sbagliato, c’è poco da discutere. Ma non l’abbiamo certo fatto in malafede. D’ora in avanti un asterisco lo indicherà accanto ad ogni piatto. Fine della storia».

CANNAVACCIULO: «I CIBI SURGELATI? ERANO PER LO STAFF, IL CIBO BUONO NON SI BUTTA»

Una giustificazione che può andar bene per il pesce, ma per ortaggi e pasta invece? C’erano anche quelli nel congelatore del Bistrot Torino. «Quei cibi surgelati  trovati dai Nas nei nostri freezer non erano per i clienti, ma per lo staff. Quello che finisce sulla tavola dei nostri ospiti è sempre fresco, ma quando qualcosa avanza lo congeliamo per uso personale. Il cibo buono non si butta», ha spiegato a La Stampa Cannavacciulo appellandosi alla sempre valida lotta agli sprechi.

 

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