Crescono le aziende in rosa, ma restano meno di un quarto del totale

22/12/2017 di Redazione

Record di aziende in rosa negli ultimi anni: dal settembre 2014 al settembre 2017 le imprese guidate da donne sono aumentate di 32.000 unità. L’incidenza sul totale resta minoritaria, ma aumenta dal 21,45% al 21,83%. I dati sono stati diffusi dalla Camera di Commercio di Roma e dall’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere, che ha appena concluso la decima edizione del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa.

Il boom delle aziende in rosa si è registrato soprattutto nella Capitale: a Roma le imprese guidate da donna sono quasi 100.000, 6.213 in più rispetto a tre anni fa con una crescita tripla rispetto alla media italiana. Segue Napoli, dove le aziende in rosa sono aumentate di 4.015 unità nel triennio e Milano (+3.934).

CRESCONO LE AZIENDE IN ROSA, MA L’IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE HA ANCORA PASSI DA FARE

L’obiettivo del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa – spiega all’AdnKronos il Vice Segretario Generale di Unioncamere Nazionale, Tiziana Pompei – è «dare visibilità all’imprenditoria femminile, informare le imprenditrici e offrire strumenti formativi a chi aspira a diventarlo».

Pompei ha tirato il bilancio del lungo roadshow dedicato alle aziende in rosa nel corso di un confronto promosso con la Camera di Commercio di Roma al Tempio di Adriano, cui ha partecipato, tra gli altri, anche la presidente nazionale di Confesercenti, Patrizia De Luise, unica donna al vertice di un’associazione di imprese.

L’attività del Giro d’Italia di Unioncamere – spiega Tiziana Pompei – «si è arricchita anche di un Osservatorio di genere che censisce le imprese femminili, arrivate ad oggi a 1,3 milioni e in costante crescita». «Attualmente 22 imprese su 100 sono femminili, è comunque poco ma si può ancora lavorare», assicura.

AZIENDE IN ROSA, I SETTORI IN CUI INVESTONO LE DONNE

I settori in cui le donne decidono di investire, segnala il Vice Segretario Generale di Unioncamere, «sono i settori più tradizionali, come l’assistenza sociale o i servizi alla persona», ma mostrando interesse anche «per il turismo e l’agricoltura, ambiti in cui le donne non solo investono ma sono riuscite anche a innovare», introducendo il potente driver del digitale.

«Il Giro, che ha toccato 10 città, in moltissime tappe – riferisce Tiziana Pompei – ha toccato il grande tema della digitalizzazione. Nell’e-commerce e nei servizi via internet le donne pesano per il 20% del totale delle imprese digitali, ma vogliamo fare di più». Per questo, aggiunge, «come Camere di Commercio, su spinta del ministero dello Sviluppo Economico, stiamo mettendo risorse nell’ambito del programma Industria 4.0 per investire su una digitalizzazione che potenzi anche le aziende in rosa».

 

 

Foto copertina: Pixabay

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