X Factor e Sky non pagano i diritti Siae: a farne le spese i piccoli e medi autori

Una decisione inspiegabile e non si capisce come sia possibile. Il direttore generale della Siae Gaetano Blandini ha annunciato che sta per cadere il termine ultimo dei solleciti di pagamento dei diritti d’autore da parte di Sky. Che, da luglio, per trasmissioni come X Factor (che si basa quasi interamente sul lavoro autoscale) ma anche per tutti gli altri programmi, per i film, per le radio che vanno in onda sulla piattaforma, non sta pagando. Incredibile perché la Siae, sempre molto pignola nel pretendere i soldi che le spettano anche dalle band che suonano ai matrimoni, sta portando avanti una battaglia che sembra essere a senso unico contro uno dei colossi delle televisioni.

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X FACTOR SIAE, LA DIFFIDA A SKY

«Mercoledì scadrà la diffida ultimativa che abbiamo inviato 13 giorni fa – ha detto Blandini -. Poi faremo azioni legali a 360° su ognuno dei repertori. Decreti ingiuntivi compresi, cioè faremo tutto ciò che la legge ci consentirà per far pagare il dovuto ai nostri associati. Si parla di diversi milioni di euro».

E dire che la Siae ha anche invitato al tavolo delle trattative Sky negli ultimi sei mesi. Il sospetto, infatti, è che l’azienda voglia pagare di meno rispetto agli accordi rinnovati nel 2015 proprio con la società italiana autori ed editori. E c’è un’altra ipotesi che in queste ore sta circolando nei corridoi della Siae: possibile che la decisione di diversi autori Sky – tra cui anche il cantante Fedez, giudice di X Factor – di uscire dalla Siae e di rivolgersi alla piattaforma inglese Soundreef (finanziata da fondi di private equity) possa aver influenzato il processo decisionale di Sky sul diritto d’autore?

X FACTOR SIAE, LA POLEMICA FEDEZ-FRANCESCHINI

Non bisogna dimenticare, infatti, che lo stesso Fedez è stato al centro di una fortissima polemica con il ministro della Cultura Dario Franceschini, accusandolo di conflitto di interessi proprio nei confronti della gestione della Siae e della posizione della moglie. Un polverone che ha creato un fortissimo danno d’immagine alla società italiana autori ed editori.

X FACTOR SIAE, CHI PAGHERÀ?

Tuttavia, la cosa più drammatica è che, a prendersi carico di questa morosità di Sky nei confronti della Siae saranno i piccoli e medi autori: «Noi incassiamo e ripartiamo a sei mesi – ha affermato Blandini -. Il problema quindi lo avremo nel prossimo semestre, perché se non ci pagano, non avremo danari da distribuire». Il tutto ai danni dei pesci piccoli: se i big potranno contare su anticipazioni, tutti gli altri non avranno a loro disposizione una buona parte di quello che hanno guadagnato nel 2017.

(FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI)

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