Maria Elena Boschi attacca Giuseppe Vegas e i suoi ricordi selettivi sulle banche

18/12/2017 di Redazione

Maria Elena Boschi ha concesso una lunga intervista al Messaggero sulle recenti polemiche in merito ai suoi incontri con esponenti del vertice del credito italiano emersi nella commissione di inchiesta sulle banche. Il colloquio di Maria Elena Boschi col Messaggero ha offerto più di uno spunto simile all’intervista di Matteo Renzi col Corriere della Sera. Dichiarazioni gemelle, come ormai da consumata consuetudine per i due esponenti toscani arrivati prima alla guida del Partito Democratico nell’autunno del 2013, poi al governo dell’Italia nei mesi successivi.

 Maria Elena Boschi attacca Giuseppe Vegas sulle banche

Maria Elena Boschi e Matteo Renzi difendono la decisione di istituire una commissione di inchiesta sulla crisi delle banche, diventata nelle ultime settimane un problema rilevante del PD. Le dichiarazioni di Giuseppe Vegas e Vincenzo Consoli hanno rivelato come l’allora ministro delle Riforme istituzionali si interessò a Banca Etruria incontrandoli appositamente. Per Maria Elena Boschi questo tipo di incontri non costituiscono una smentita delle sue dichiarazioni alla Camera dei Deputati, quando negò conflitti di interessi e vie privilegiate per i suoi familiari che lavoravano nella banca toscana, rimarcando di non aver fatto alcuna pressione per Etruria. Sul caso banche Boschi ha risposto duramente a Vegas nell’intervista col Messaggero, parlando di ricordi selettivi. «I ricordi di Vegas mi sono sembrati stranamente selettivi. Chi ha seguito la sua audizione potrebbe stupirsi davanti a certi “Non ricordo” anche su episodi molto recenti. Ma è stupefacente che l’azione del capo della Consob di questi sette anni faccia notizia per il pranzo che mi ha offerto al ristorante a Milano e non per tutto il resto. Sette anni alla Consob e quali anni: di tutto pare restare soltanto qualche incontro con la Boschi. Chissà perché…».

 

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Maria Elena Boschi al Messaggero lancia un messaggio minaccioso in merito agli sms che conserva sul proprio smartphone, e attacca duramente Vegasa per il suo scarso rispetto delle istituzioni.«Non cancello spesso gli sms. Ne ho quindi molti in memoria, anche con altri esponenti del mondo del credito e del giornalismo. Non solo quelli con Vegas. Dal momento che mi sembrò insolita la richiesta di vederci a casa sua alle 8 del mattino, chiesi che l’incontro si svolgesse al ministero o in Consob. Non sta a me dire perché Vegas lo propose, certo io non accettai. Quanto alla serietà istituzionale di Vegas ricordo che già indicato come capo dell’Autorità di vigilanza partecipò al voto di fiducia al governo Berlusconi. E non aggiungo altro».

Foto copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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