Di Maio conferma il bonus 80 euro che il M5S e Grillo hanno sempre attaccato

15/12/2017 di Andrea Mollica

Luigi Di Maio ha annunciato che un governo del M5S da lui presieduto confermerà il bonus degli 80 euro, introdotto dal Governo Renzi nella primavera del 2014. Intervenendo a Radio anch’io, Di Maio ha spiegato come se il M5S andrà al governo non abrogherà gli 80 euro, ma punterà ad allargare il taglio sulle tasse intervendo sull’Irpef.

Di Maio conferma il bonus 80 euro che il M5S e Grillo hanno sempre attaccato

Rispondendo a un ascoltatore ostile a Renzi ma preoccupato per la possibile cancellazione del bonus Irpef che garantisce una erogazione di 80 e 40 euro mensili ai redditi superiori alla soglia dell’incapienza, di conseguenza esenti sulla tassazione sulle persone fisiche e inferiori ai 24 e 26 mila euro lordi annui, Di Maio ha detto come «sono soldi suoi, se li merita e nessuno glieli vuole togliere. Sono uno sconto Irpef e nessuno glieli vuole togliere. Noi presenteremo una manovra fiscale con ulteriore alleggerimento per il ceto medio e con l’ allargamento della no tax area. Gli 80 euro erano una mancetta, ma noi allargheremo il taglio delle tasse. Quella fu una televendita ed era l’atteggiamento ad essere sbagliatissimo». Di Maio sembra dunque relativizzare la sua affermazione, appoggiando gli 80 euro in quanto il M5S proporrà una riduzione dell’Irpef che li garantirà ancora. Le affermazioni fatte a Radio anch’io stridono però in modo fin troppo evidente con le costanti critiche dei 5 Stelle, in particolare del blog di Beppe Grillo, contro il bonus Irpef introdotto dal Governo Renzi prima delle elezioni europee del 2014. Una misura avversata sin da subito dal M5S, che sul blog di Grillo parlò esplicitamente di mancia, di raggiro e di truffa per attaccare gli 80 euro. «Per reagire ad una presa in giro bisogna innanzitutto essere consapevoli dell’inganno. Prendiamo i famosi 80 euro al mese, ad esempio: non sono altro che il cavallo di Troia con cui Renzi vuole entrare in Europa per poi aprire i confini italiani all’austerity della Troika...». Gli esempi sono davvero numerosi ma in un’altra occasione Grillo aveva paragonato Renzi ad Achille Lauro per la “truffa” degli 80 euro. «Renzie l’ha superato in cinismo: ha regalato 80 euro al mese prima delle elezioni europee e ora se li riprende tutti insieme dal portafoglio di un milione e mezzo di italiani. Un salasso da mille euro in un colpo solo ai danni dei più poveri che hanno ricevuto il bonus come dimostrano i dati. Una cinica fregatura a scopo elettorale che il MoVimento 5 Stelle aveva denunciato fin dall’inizio».

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