Michele Bordoni e la probabile fake news della mancata strage del mercatino di Natale di Sondrio causata dalla cannabis

14/12/2017 di Redazione

Michele Bordoni è stato arrestato per strage, una imputazione confermata dal giudice per le udienze preliminari della procura di Sondrio Carlo Camnasio. I magistrati della procura valtellinese sono convinti che Michele Bordoni abbia volutamente tentato di uccidere il maggior numero di persone, guidando la propria automobile contro i mercatini di Natale affollatti di gente in piazza Garibaldi a Sondrio. L’interrogatorio che ha confermato l’arresto e l’imputazione per strage ha, come rimarca La Provincia di Sondrio, aumentato i dubbi degli inquirenti in merito a Michele Bordoni.

Michele Bordoni e la fake news su cannabis che nega i Templari

Il giovane di 27 anni di un paese della Valtellina, Poggiridenti, ha negato la frase che aveva detto ai poliziotti che l’arrestavano. «Non ho mai detto di voler uccidere qualcuno. Quella frase non l’ho mai pronunciata». Bordoni ha descritto l’investimento di tre persone – una donna ferita gravemente, gli altri due con una situazione clinica  meno preoccupante, ma nessuno in condizioni di pericolo di vita – come un atto dimostrativo per fare pulizia in un mondo inquinato e corrotto. Il giovane valtellinese si è descritto lucido al momento del suo tentato attentato. «Ero del tutto lucido, stavo bene. Avevo fumato una canna, ma ricordo tutto», ha affermato davanti ai magistrati. Come rimarca la Provincia di Sondrio, anche per gli inquirenti l’alterazione psichica rilevata in Michele Bordoni non dipende dal consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti. «Gli accertamenti hanno confermato che il tasso alcolico era di poco superiore allo zero e, in attesa dell’esito dell’esame tossicologico, la Procura sembra orientata a credere al fatto che anche le canne non fossero state abbastanza da influire sullo stato di coscienza del giovane di Poggiridenti».

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La tesi della mancata strage causata dalla cannabis è rilanciata con forza dal Giorno, che invece nega la più probabile motivazione religiosa e politica di Bordoni, che nell’interrogatorio ha confermato di esser un seguace dei Templari, tanto da esser andato apposta a Malta la scorsa estate.  Per la testata lombarda il giovane 27enne avrebbe avuto una crisi psicotica legata all’abuso di cannabis, legando la mancata strage di Sondrio  a un omicidio e un altro tentato omicidio avvenuti in Valtellina. «Bisognerà attendere la giornata di sabato prossimo, quando saranno disponibili i risultati delle analisi tossicologiche, per poter capire se quello che ha spinto Michele Bordoni a entrare con l’auto nella zona pedonale del centro sondriese e investire quattro persone sia stata una crisi psicotica legata all’uso di stupefacenti.Questa al momento è infatti l’ipotesi più probabile, ma non l’unica», scrive il Giorno.

Per i magistrati la cannabis non c’entra con il mancato attentato di Michele Bordoni a Sondrio

Parlare di cannabis come ipotesi più probabile  dell’attentato di Sondrio, quando è smentita sia dall’arrestato che dai magistrati appare però davvero una forzatura paragonabile a una fake news. Come molti altri terroristi osservati in questi anni Michele Bordoni appare avere seri disturbi mentali, che l’hanno portato ad appassionarsi di una organizzazione religiosa estremista come i Templari, attiva ancora oggi, per quanto marginale.  Probabilmente Bordoni era solo suggestionato dalle tesi ultrareligiose dei Templari, ma come reputano i magistrati appare aver organizzato un attentato con un obiettivo, la purificazione del mondo inquinato e corrotto di oggi, piuttosto coerente a quanto affermato dall’estremismo cattolico. Nulla ha che vedere con alcol oppure cannabis, sostanze consumate anche da chi ha massacrato decine di persone al Bataclan di Parigi, giusto per far un esempio recente.

Foto copertina: ANSA/ INSTAGRAM

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