Laura Boldrini quinta nella classifica delle personalità che cambieranno l’Europa

07/12/2017 di Redazione

Laura Boldrini darà un contributo importante per cambiare l’Europa. La presidente della Camera è spuntata infatti al quinto posto nella classifica stilata da Politico.eu delle personalità che più influenzeranno le scelte e la direzione dell’Ue, premiata per la sua denuncia e la sua lotta contro gli abusi di carattere misogino sul web. Politico è un’organizzazione globale non schierata politicamente che ha la sua base operativa a Washington dal 2015, che si occupa di politica, con un’edizione europea che fa capo a Bruxelles e un nuovo ufficio a Londra.

Laura Boldrini nella classifica delle personalità che influenzeranno l’Ue

Nella lista stilata da Politico.eu in collaborazione con Axel Springer ci sono non solo politici, ma anche imprenditori o artisti, che riusciranno a cambiare il prossimo anno. L’elenco prende il nome di «Class of 2018» e comprende precisamente «tutti coloro che agendo, innovando e sognando trasformeranno l’Europa». Si spiega che Boldrini a giudicare dalla quantità di insulti online che si è rivolto contro di lei «è la donna più odiata d’Italia». Al primo posto c’è Christian Lindner, leader del partito conservatore democratico (Fdp) in Germania. Dopo di lui, oltre Boldrini, ci sono personalità come il belga Guy Verhofstadt, decimo, l’austriaco Armin Wolf, undicesimo, la spagnola Ana Botin. Al secondo posto c’è il ministro britannico Michael Gove, incaricato di gestire il divorzio della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Al terzo posto Muriel Penicaud, ministra del Lavoro in Francia.

Politico ricorda sia degli attacchi di natura sessuale che delle minacce di morte ricevuti dalla presidente della Camera, fin dal 2013, quando è stata scelta come terza carica dello Stato. La sua colpa sarebbe semplicemente quella di «utilizzare il suo incarico per far crescere la visibilità in politica delle donne in un Paese nel quale troppo spesso restano fuori dai confini del potere». E ancora, fa sapere politico: il suo atteggiamento favorevole verso i migranti e il suo precedente lavoro come portavoce dell’Unhcr (l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite) «l’hanno messa in prima linea nella crisi non l’avrebbero mai resa popolare tra alcune fasce dello spettro politico, ma è stata la sua campagna per cambiare il modo in cui si parla delle donne al potere ad aver causato la maggior parte degli attacchi al vetriolo».

(Foto: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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