La bandiera del secondo Reich evidenzia la stupidità dei neonazisti

04/12/2017 di Andrea Mollica

Il carabiniere della caserma Baldissera di Firenze ha negato che la bandiera del secondo Reich trovata in camera sua fosse riconducibile a sue simpatie naziste. Il militare, di 23 anni, ha fatto un’affermazione piuttosto controversa, visto che la bandiera trovata in suo possesso è molto diffusa negli ambienti di estrema destra. La consuetudine di utilizzare la cosiddetta Reichskriegsflagge, la bandiera bellica dell’impero tradotto dal tedesco, deriva dal divieto imposto in Germania all’utilizzo di ogni simbolo o stendardo che ricordi il regime nazista. Le bandiere così come gli stemmi introdotti da Adolf Hitler dopo il 1935 sono vietati dalla legge, e chi li espone commette un reato.

La bandiera del secondo Reich, guida allo stendardo del carabiniere della caserma Baldissera di Firenze

La Reichskriegsflagge sì è così diffusa tra i neonazisti tedeschi per evitare problemi con le autorità durante le loro manifestazioni. La bandiera trovata nella caserma Baldissera di Firenze è stata fino al 1892 lo stendardo ufficiale della Marina imperiale germanica, mentre successivamente è diventata il simbolo delle forze armate tedesche fino al 1921. Durante la cosiddetta Repubblica di Weimar era utilizzata da movimenti di destra poi rimpiazzati dal partito nazista. La Reichkriegsflagge ritrovata nella caserma dei carabinieri è stata introdotta nel 1867 ai tempi del Norddeutsches Bund, e confermata quando è stato fondato il secondo impero tedesco nel 1871. Il primo era quello del Sacro romano impero, il terzo invece è stato quello nazista. La bandiera, per quanto non direttamente legata al movimento nazista, è sempre stata associata al nazionalismo tedesco, tanto che in Germania non è consentito l’utilizzo. Diversi Bundesland, come il Brandeburgo, hanno ordinato alle loro forze di polizia di requisire la Reichsflagge, consentita nella versione fino al 1935, quando al suo interno è stata inserita una svastica, in quanto rappresenta una violazione contro l’ordine pubblico.  Questa direttiva è stata fornita per impedire che la bandiera del secondo Impero fosse utilizzata nelle manifestazioni neonaziste come simbolo alternativo alla svastica vietata dalla legge.

 

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C’è però un particolare ulteriore da ricordare. Come spiega Giovanni Sabbatucci sulla Stampa di oggi, la Reichkriegsflagge è un simbolo dell’esercito tedesco, l’apparato della Germania che più si è contrapposto al regime di Adolf Hitler, tanto da tentare di destituirlo nel 1944 per fermare la guerra che stava distruggendo il Paese. Ciò evidenzia, se vogliamo, la stupidità del movimento neonazista, che utilizza un simbolo che c’entra poco o nulla con Hitler. Ancora più stupido è il suo utilizzo in Italia, visto che la Germania gugliemina è stata nostra nemica nella Prima guerra mondiale. Utilizzarla per affermare una visione di nazionalismo italiano appare particolarmente idiota, come se un fascista difensore della Rsi esponesse la bandiera degli Stati Uniti. Parlare di fake news in questo caso è forzato, così come è ancora più stupido negare il problema che un militare della Repubblica italiana esponga una simile bandiera.

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