Il primario sospeso per 2 mesi perché lavorava troppo

01/12/2017 di Redazione

Lavorare troppo, aver intenzione di fare turni più lunghi e più duri, può essere talvolta causa di punizione. Lo sa bene Gregorio Del Boca, medico e titolare del reparto di Ostretricia e Ginecologia all’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, in provincia di Lecco, sospeso per 2 mesi (e con metà stipendio) per aver deciso di operare oltre i normali orari. Al primario è stata contestata la prassi adottata un anno fa, a settembre 2016, di fare interventi anche di pomeriggio e di sabato mattina, in sale operatorie dedicate solo alle urgenze, come previsto dal regolamento. Il suo obiettivo era quello di sfoltire le liste di attesa, di evitare quindi che anche piccole operazioni venissero rimandate anche di mesi perché non ritenute urgenti.

GREGORIO DEL BOCA, PRIMARIO SOSPESO PERCHÉ LAVORAVA TROPPO

Del Boca è stato sospeso una settimana fa dall’Ufficio provvedimenti disciplinari, dopo essere stato convocato, ad ottobre, da una commissione di tre esperti interni. Repubblica in un articolo a firma di Massimo Pisa riporta oggi alcune sue dichiarazioni:

«L’unica mia preoccupazione era che dovessi interrompere il mio lavoro, per me sarebbe stata una tragedia, soprattutto non avendo mai fatto qualcosa di penalmente rilevante. Caduta questa cosa, adesso sono sereno. Certo che una cosa piccola è diventata un simbolo, un po’ esagerato, diciamo la verità. Forse ha toccato un nervo scoperto. È che noi siamo una famiglia di medici, il concetto è che tu ci sei quando hai bisogno. Simbolicamente questa cosa capisco che abbia una certa rilevanza. E questa sanzione francamente non me la sarei aspettata. E non me la sono meritata, questo è chiaro. Mi sembra un tantino esagerata e senza molti precedenti».

L’avvocato di Del Boca spiega che al primario viene contestato in particolare l’uso improprio delle sale operatorie e il fatto che sarebbero state occupate, mettendo a rischio pazienti in emergenza. Ma nessuno, dice il legale, è stato messo in pericolo. Contro la decisione si sono mobilitati anche il sindaco e colleghi. Finché 2 giorni fa è arrivata una sospensione della sospensione. Il direttore generale del San Leopoldo Mandic:

«Il clima era surriscaldato ma la questione non era di lavorare tanto o poco. Le sale al sabato sono dedicate alle emergenze: la corsia di emergenza in autostrada, anche se libera, lei non può usarla, anche se c’ fila dall’altro lato. Poi, ovvio, ci sono valutazioni cliniche e non è una scienza esatta. La commissione ha ritenuto l’uso improprio».

(Foto generica di una sala operatoria da archivio Ansa)

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