Ascoli, la strana alleanza tra il PD e CasaPound contro l’accoglienza dei richiedenti asilo

21/11/2017 di Redazione

Prima marciano insieme, poi fanno un (parziale) dietrofront. CasaPound ha aderito a un corteo, promosso da Alessandro Luciani, sindaco Pd di Spinetoli in provincia di Ascoli, in dissenso con la decisione di aprire, nel paese, un CAS, Centro di Accoglienza Straordinaria, per dare ospitalità a 37 richiedenti asilo. Alla manifestazione erano presenti anche alcuni esponenti della Lega Nord.

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PD CASAPOUND ASCOLI, LA STRANA ALLEANZA IN CORTEO

Il corteo era formato da circa un centinaio di persone, era stato aperto da uno striscione che condannava il «business degli immigrati», vedeva in testa il sindaco Luciani, la sua giunta di centro-sinistra, alcuni esponenti dell’opposizione, l’ex presidente della provincia renziano Emidio Mandozzi e, appunto, i militanti di CasaPound.

Tuttavia, alla fine della manifestazione, il sindaco si è detto sì contrario all’apertura di un CAS, ma si è detto disponibile, invece, all’adesione a un «progetto Sprar di seconda accoglienza, più controllato nei numeri e nel modo, in una maniera seria e responsabile». Una soluzione di mediazione che, però, non è piaciuta agli esponenti di CasaPound che si sono immediatamente dissociati dalle parole del sindaco Luciani.

PD CASAPOUND ASCOLI, TORNANO LE DIVERGENZE DOPO IL CORTEO

In un post su Facebook, infatti, il locale movimento della tartaruga ha spiegato: «Ieri abbiamo partecipato con una nostra delegazione al corteo contro l’arrivo di un numero imprecisato di immigrati in via Tevere a Pagliare di Spinetoli organizzato dal comitato locale […]. Come gesto simbolico abbiamo deciso di abbandonare la sala durante l’intervento del sindaco, che, con abile parlantina ha cercato di fare il pesce in barile, dichiarandosi contrario all’arrivo degli immigrati in via Tevere, cercando di convincere le persone che l’accettazione dello SPRAR fosse la panacea di tutti i mali, dichiarandosi impotente davanti agli accordi di ANCI e Prefetto/Governo».

Insomma, dopo un momento di condivisione, pare che siano tornate le divergenze tra il PD locale e CasaPound. Ma la marcia comune in corteo è un dato di fatto.

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