L’orrore di Siria, la cagnolina picchiata e sepolta viva per non spendere 100 euro

20/11/2017 di Redazione

Ieri sera Le Iene hanno mandato in onda la storia di Siria, la cagnolina che era stata sepolta viva dal suo padrone e da un suo amico. La setter di 11 anni è stata brutalmente bastonata dal proprietario che, credendola morta, l’aveva seppellita in un terreno. Nonostante l’orrore subito Siria era riuscita però a piazzare il muso fuori dal terriccio e, guaendo, è stata trovata da una passante.

Una storia atroce: la piccola è morta dopo due giorni per le ferite subite. I medici della Clinica Orobica veterinaria di Azzano San Paolo hanno tentato di tutto per poterla salvare.

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La Iena Veronica Ruggeri è andata a Zanica, paesello del bergamasco, dove viveva la cagnolina. I due responsabili della morte di Siria, il proprietario 77enne e un suo amico, sono denunciati a piede libero. Dovranno rispondere del reato di maltrattamento di animali e la loro posizione, con il decesso della setter, rischia di aggravarsi. In tutta questa follia sembra che il motivo delle “bastonate” verso Siria sia stato perché la cagnolina era malata di tumore, quindi “irrecuperabile”. Tralasciando cosa possa spingere una persona a massacrare di botte un animale per porre fine alla sua vita Siria aveva comunque un tumore facilmente guaribile. Lo ha spiegato alle Iene il medico che ha preso in cura la cagnetta provando a salvarla.  Bastava prendere in tempo il tumore mammario e con una operazione, nemmeno costosa, l’animale era salvo. Non solo, con l’aggravarsi della malattia il padrone avrebbe potuto chiedere l’eutanasia per Siria ponendo fine alle sue sofferenze in serenità.

Quanto costa una eutanasia? Dagli 80 ai 100 euro. Siria è morta perché chi l’ha cresciuta probabilmente non voleva spendere nemmeno quei soldi e, in una ignoranza brutale, ha deciso di ucciderla nel modo più doloroso possibile.

Ruggeri ha provato a contattare il padrone di Siria, andando perfino sotto casa sua. Nulla da fare, l’uomo non ha voluto rispondere alle domande. Allora la troupe Mediaset si è recata dove è stata trovata Siria in un campo in cui l’amico del padrone che ha assistito alle badilate alleva alcune galline. Le Iene beccano l’amico.

  • Lei lo conosce Giuseppe è un suo amico?

  • Sa che aveva un cagnolino?

  • E sa che fine ha fatto il cagnolino?

Ehhh adesso è al canile

  • No, il cagnolino è morto questa notte. Sa perché? L’ha sepolto qui. Chi ce lo ha messo il cagnolino?

Lui

  • Insieme a chi?

Ero qua anch’io ma ha fatto tutto lui

Il motivo di tutto questo? L’amico spiega: «Il cagnolino era malato e per non portarlo dove si spendono i soldi… Eh, prendi una pala fai una buca lì. Adesso penso a cosa ho fatto». Il caso di Siria ha smosso diversi commenti sui social.

La storia di questa cagnolina fa riflettere. Sui maltrattamenti verso gli animali e la necessità di pene più severe e sopratutto su una cultura, spesso diffusa nella comunità rurale, per cui è più semplice uccidere l’animale (anche in modo brutale) piuttosto che rivolgersi a un veterinario per poterlo salvare.
Qui il servizio completo de Le Iene.

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