Coltivava canapa per uso tessile, ma è stato denunciato per spaccio

Portava nel bagagliaio della sua automobile 12 vasetti pieni di fiori di canapa da far analizzare a un laboratorio per ottenere delle autorizzazioni alla vendita. Stefano Giannelli, 37 anni, imprenditore di Lucca che ha avviato la coltivazione della canapa per uso tessile, è stato fermato dalla polizia di Ovada all’uscita di un’area di servizio lo scorso 8 novembre ed è stato denunciato per spaccio.

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A nulla è valsa la spiegazione della situazione da parte di Giannelli e il fatto di aver mostrato tutti i documenti di cui era in possesso: «Mi hanno detto – spiega l’imprenditore a Repubblica – che era carta straccia e che per loro quella poteva essere marijuana». Le piantine, ora, dovrebbero essere analizzate dalla polizia scientifica.

«Scopriranno – continua Giannelli – che è tutto legale, che si tratta di canapa Kompolti, una varietà ungherese che ha un livello di thc, il principio attivo dello 0,09 per cento». Mentre, per essere considerata sostanza stupefacente, il principio attivo deve superare lo 0.6 per cento. In più, la patente dell’imprenditore è stata ritirata, perché è stato segnalato come consumatore di cannabis: «Mi hanno segnalato come consumatore quando io ho un certificato medico che consente l’uso di canapa per motivi terapeutici».

Foto copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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