Gionata Ciappina, il condannato candidato nella lista M5S in Sicilia, è stato espulso

02/11/2017 di Redazione

EDIT: Giancarlo Cancelleri ha espulso Gionata Ciappina per aver mentito sulla sua condanna. Così il candidato presidente del M5S alla regione Sicilia sul suo profilo Facebook. «1) La condanna lieve e di 2 mesi che ha ricevuto Ciappina dal tribunale militare, per un reato militare (ossia violata consegna quando era militare), prevedeva la non menzione nel casellario giudiziale per questo non potevamo saperlo e lui non ci ha informato 2) Ciappina ci ha mentito ed è fuori dal MoVimento 5 Stelle 3) Il MoVimento 5 Stelle non fa sconti neppure su una condanna lieve di due mesi del tribunale militare».

Noi uno condannato dal tribunale militare per violata consegna lo cacciamo in un batter d’occhi

«Mai i condannati in lista». I leader del Movimento 5 Stelle lo hanno ripetuto per anni. E lo ripetono ancora oggi. Ma qualcosa, nei controlli sui nomi da presentare alle elezioni, non ha funzionato in occasione delle Regionali in Sicilia. Nelle liste M5S è infatti finito anche un condannato per reati gravi. Si tratta di Gionata Ciappina, 43 anni, catanese, un ex carabiniere che durante la sua esperienza di militare dell’Arma è stato accusato (e poi condannato, appunto) per violata consegna e abbandono di posto aggravato in concorso. A raccontare la sua storia è oggi il quotidiano La Stampa in un articolo a firma di Ilario Lombardo:

Era un carabiniere, Ciappina, e in questa veste è stato condannato dal Tribunale militare di Napoli a due mesi di reclusione il 20 maggio 2015, per violata consegna e abbandono di posto aggravato in concorso. In pratica, Ciappina e un collega, Salvatore Gueli, entrambi appuntati dell’Arma dei carabinieri, hanno lasciato il posto di blocco e il pattugliamento, violando gli ordini mentre erano in servizio presso la tenenza di Mascalucia (provincia di Catania), nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2013.
Poche ore dopo, prima dell’alba, un collega troverà Ciappina a dormire in caserma. Quando il collega chiede spiegazioni a Gueli, la risposta – come scritta nel dispositivo della sentenza – è la seguente: «Il capoequipaggio aveva sonno e mi ha detto di rientrare». Il capoequipaggio quella notte era Ciappina. Durante il processo gli avvocati che lo difendono dicono che soffre di una particolare «patologia del sonno». Non vengono creduti. Anzi, secondo il Tribunale, «il reato ha avuto ad oggetto condotte plurime e reiterate».

 

 

GIONATA CIAPPINA, CONDANNATO CANDIDATO M5S ALLE REGIONALI IN SICILIA

La sentenza è stata confermata anche in appello. A maggio 2016. Come ricostruisce la Stampa Gionata Ciappina ha prima negato l’esistenza della condanna ai vertici nazionali del M5S poi ha provato a ridimensionarla a sanzione. Non è l aprima volta che il suo nome genera imbarazzo. Il candidato alle regionali avrebbe già avuto in passato una forte tensione con Mario Michele Giarrusso.

(Foto dal profilo Facebook di Gionata Ciappina)

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