Di Battista a Cartabianca sfida Maria Elena Boschi sulle banche

25/10/2017 di Redazione

Di Battista a Carta Bianca ha risposto alla sfida di Maria Elena Boschi sulle banche. Il deputato del M5S ha spiegato di aver più volte chiesto un confronto sul mondo del credito al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sottolineando di esser stato lui a svolgere l’intervento sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti bocciata a fine 2015 dopo la risoluzione dell’istituto toscano.

DI BATTISTA RISPONDE A MARIA ELENA BOSCHI SULLE BANCHE A CARTABIANCA

Per il parlamentare dei 5 Stelle il confronto tra lui e Boschi potrebbe avvenire ad Arezzo, la città a cui è legata Maria Elena Boschi, per darle un vantaggio visto che giocherebbe in casa. Per parlare con lei di banche però Di Battista chiede la presenza in piazza dei risparmiatori. Un rilancio che appare un modo evidente per non organizzare il confronto TV chiesto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio a Luigi Di Maio. Alessandro Di Battista, nel corso dell’intervista con Bianca Berlinguer, ha più volte attaccato il PD sul mondo del credito, ribadendo come Monte dei Paschi sia fallita per le intromissioni del partito di Renzi e come Etruria fosse un istituto molto legato alla famiglia Boschi. Il deputato M5S ha indicato l’istituzione di una banca pubblica come proposta chiave dei 5 Stelle per la soluzione dei problemi del credito italiano. Alessandro Di Battista ha commentato altri temi di attualità nel dialogo con Bianca Berlinguer. Tifoso della Lazio, il deputato M5S ha espresso rabbia per gli adesivi di Anne Frank, auspicando che questi ultrà non entrino più allo stadio. Favorevole all’autonomia di Lombardia e Veneto  – avrebbe votato Sì al referendum di domenica 22 ottobre- Di Battista ha lanciato un appello a Sergio Mattarella affinché non firmi la legge elettorale che il Senato dovrebbe approvare nei prossimi giorni, grazie anche alla cinque questioni di fiducia poste dal Governo Gentiloni. Di Battista ha poi ironizzato sul poco sonno del suo primo mese da padre, spiegando, con una battuta, che anche per quello aveva sbagliato piazza durante le proteste contro la legge elettorale.

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